I Cry Excess, nella loro piccola fama sono stati capaci di attirare l'odio di alcuni per motivi a noi fino a poco fa sconosciuti e ascoltando per la prima volta il loro nuovo “Ambition is the shit” potremo capire da che parte schierarci nel pubblico.

Purtroppo questo album è stato semplicemente difficile da digerire.
I giovani ragazzi nostrani non sono stati capaci di creare qualcosa di davvero originale, il tutto sa a volte di riciclato, o per meglio dire, di già sentito e per quanto a volte l'album possa sembrare molto catchy ad esempio in canzoni come “Unto Death” o “What Keeps us Alive”, che reputiamo le migliori dell'album, questa sensazione rimane. Senza troppi giri di parole il gruppo si limita a raccogliere i clichè che stanno rovinando la scena -core da anni: breakdown senza logica e troppo frequenti, guitar work spesso senza mordente e comparto ritmico anonimo. Le uniche componenti davvero valide sono le voci di Jaxon e Brian che riescono a cambiare facilmente timbrica e risultano quindi l'unica parte veramente varia di tutto il lavoro.
Infine riteniamo la componente più elettronica/pop del disco sia un tentativo purtroppo palese di emulare gruppi ben più famosi come Attila, Exotype o The Browning nonostante l'abbiamo trovata interessante soprattutto nelle prime due tracce.

L'unica conclusione che si può trarre da tutto ciò è che il gruppo si sia concentrato troppo sul rendere la propria musica appetibile al pubblico tralasciando spesso la cosa più importante, ovvero produrre qualcosa di originale.
E ci dispiace dato che le potenzialità ci sono eccome.