A due anni di distanza dal suo predecessore, ecco che
"Portals" dei pazzi
Arsonists Get All The Girls viene immesso sul mercato dalla sempre attenta Century Media.
A suo tempo non è che il debutto di questi ragazzi mi avesse entusiasmato, ma bisogna ammettere che con questo nuovo lavoro i progressi siano notevoli. Si tratta sempre di mathcore che pare sia la nuova frontiera dell'estremo, ma questa volta i difetti riscontrabili in "The Game Of Life" paiono essere stati livellati: gli Arsonists paiono aver un po' messo da parte la tendenza ad esagerare ed inserire più riff e cambi di tempo possibili per dare sfoggio della loro (inattaccabile) formazione strumentale, che alla fine della fiera era più che altro sterile e non funzionale ai pezzi, e sembra che abbiano deciso di essere più "essenziali", pur non tradendo il loro spirito math. I brani infatti suonano molto più coesi, compatti, sensati, mantenendo intatta la schizofrenia che sta alla base del sound di questa band, tra improvvisi cambi di tempo, breakdown (ridotti per fortuna), schizzi grind e momenti più catchy e groovy. Le tastiere inoltre trovano un impiego ancora più efficace che sul disco d'esordio, ricordando non poco una band come i Genghis Tron che rappresenta al meglio l'ideale fusione di grind, metal ed elettronica. Tra gli highlights ci permettiamo di segnalare quindi la titletrack, "in The Empyreans" e "The 42nd Ego" oltre a "Saturnine".
Non avrei scommesso manco un euro sugli Arsonists Get All The Girl, tuttavia tocca ricredersi e dare atto al gruppo di essere maturato non poco. Chissà che gli amanti di questi azzardati quanto affascinanti incroci musicali non trovino pane per i propri denti con questo "Portals".
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