Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:45 min.
Etichetta:Storyteller Records

Tracklist

  1. ROCK MY NATION
  2. SONGS OF LOVE
  3. IF U SAY
  4. WHENEVER
  5. ONLY U
  6. SIGN ON
  7. A LITTLE BIT OF MONEY
  8. STOP THE THUNDER
  9. WINTER
  10. TORN TO PIECES
  11. RAT RAZOR

Line up

  • Frode Henriksen: vocals
  • Tom Sennerud: guitar
  • Jon Johannessen: guitar
  • Svenn R. Huneide: bass

Voto medio utenti

Un album pop-melodico. Un disco educato e gentile, che non urla e non disturba e chiede con un leggero sussurro di essere posto nel lettore.
I componenti del gruppo Stoneflower sono gente scafata, hanno volti puliti ma già segnati da qualche primavera di troppo e da anni di esperienze in collaborazioni nell’ambiente del rock melodico Scandinavo, con formazioni che si chiamano Brod & Cirkus, Alarm, Rondo, Diezel, Tin Drum.
Nomi che significano qualcosa solo per i più profondi conoscitori del genere, da sempre indeciso se confrontarsi con l’hard rock dei chitarroni o con le popstars di cartapesta delle classifiche di Sorrisi & Canzoni (..o i suoi equivalenti stranieri...).
Adesso i quattro musicisti Norvegesi hanno deciso di crearsi una band tutta loro, aggregando gli ospiti Steinar Krogstad alla batteria e Dag Bardstu alle tastiere, e “Crack a little smile” è il coronamento dei loro sforzi.
Troverete canzoni ispirate al class rock ottantiano, arrangiamenti perfetti ed eleganti, melodie adulte ed accuratamente ricercate, solari e sorridenti, ma anche l’abilità di non scadere nel lezioso, nella banalità degli osceni coretti pieni di gridolini infantili.
Diversi gli episodi di rilievo, dall’incedere felino e sensuale di “Rock my nation” al carezzevole slow vellutato di “If U say”, con grande prestazione del vocalist Frode Henriksen vero mattatore del lavoro, dalla vivace vena funky di “A little bit of money” alle rokkegianti “Stop the thunder” e “Torn to pieces”, che rieccheggiano gli indimenticabili Toto.
Oltre naturalmente a cristalline love-songs da assaporare in dolce compagnia o in totale relax, su tutte “Whenever” che ha l’ariosità di immensi spazi aperti e “Winter” splendido duetto per voce e pianoforte.
Gli Stoneflower raggiungono il loro obiettivo, produrre un disco che esalterà i nostalgici del miglior Aor anni ’80, pieno di ottime parti vocali e di buone canzoni.
Cose semplici e ben fatte, a volte non c’è ricetta migliore di questa.

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