Benché il sound di questa giovane band lasci tranquillamente pensare ad una delle tante formazioni scandinave dedite ad un certo tipo di death metal (del quale si comincia ad averne a sufficienza), questi As I Lay Dying vengono dagli Stati Uniti, giovane promessa finita ora sotto le ali protettive della Metal Blade. Caratteristica che da subito emerge dall'ascolto di Frail World Collapse è la valida preparazione della band che giunge così al secondo full lenght: buona la capacità tecnico esecutiva e ancora meglio la produzione, di quelle che lasciano inchiodati alla sedia e dove ogni cosa risulta al posto giusto. Per il resto però, al di là dell'alternanza tra voce growl e voce pulita in alcuni episodi, l'ispirazione cristiana dei testi e qualche passaggio più innovativo, come in "Distance Is Darkness" quello che gli As I Lay Dying propongono si discosta ben poco dall'anonimato e ben difficilmente un disco del genere potrà lasciare il segno, anche tra i più appassionati di questo sound. Di sicuro almeno un altro centinaio di formazioni di questo tipo hanno fatto, fanno e faranno di meglio (o di peggio, ma il risultato non cambia) di questa band di San Diego, i quali non penso potranno ambire ad un lungo futuro continuando su questa strada, futuro destinato a finire nel momento in cui l'ondata di melodic death metal band finirà (cosa che dovrà pur accadere). Allora solo i nomi pi importanti sopravvivranno, quelli che questo genere lo hanno inventato e che ancora hanno qualcosa da dire, per gli altri la sorte sarà di certo meno rosea. Al di là di questo discorso, pessimista per certi aspetti, Frail World Collapse è un buon disco, gradevole da ascoltare e ben fatto, ma non per questo capace di imporsi rispetto alle numerose uscite nello stesso settore.
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