Copertina 7,5

Info

Demo
Anno di uscita:2009
Durata:39 min.

Tracklist

  1. WHISPER
  2. MY JOURNEY
  3. NEVER AGAIN
  4. BUTTERFLIES
  5. DEVOURED
  6. THE DISCENT

Line up

  • Michele Panepinto: drums, vocals
  • Francesco Lombardo: bass, guitars, vocals, programming
  • Pierangelo Carvello: keyboards
  • Alessandro Sanfilippo: guitars
  • Gianluca Pappalardo: vocals

Voto medio utenti

I presupposti erano parecchio intriganti.
Innanzi tutto, la denominazione, Vitriol, ovvero l’acrostico di Visita Interiora Teraae Rectificando Invenies Occultam Lapidem, uno dei celebri motti dell’alchimia rinascimentale, la cui traduzione è “Penetra nelle viscere della Terra e purificandoti troverai la pietra nascosta”, rappresentazione di una metafora che simboleggia il cammino dell’uomo all’interno del proprio Io, per giungere, infine, a trovare la Verità filosofica.
E poi, strettamente legato a quest’immagine, un concept-demo che narra la storia di Conoscenza alla ricerca della sua amata, Verità, in un viaggio ricco d’insidie e d’incontri (sotto forma di personaggi allegorici, come Fede e Follia), che alla fine porterà il protagonista a raggiungere la sua bramata diletta, non riuscendo, però, a capacitarsi fino in fondo delle parole che Ella gli affida.
Un artwork abbastanza particolare e curato avvolge questa cronaca di un’indagine interiore e completa le interessanti premesse di un’opera impulsivamente fascinosa che per fortuna si conferma tale anche quando sottoposta alla fondamentale prova d’ascolto, in cui appare evidente una netta ammirazione sviluppata sia per i classici suoni del progressive settantiano (italiano ed inglese), sia una certa attenzione per la loro contaminazione con il metal, entrambe trattate attraverso una buona dote di temperamento e felici dotazioni tecnico-interpretative.
Un tocco significante d’inquietudine rievocante in qualche maniera atmosfere oscure e leggiadre di natura gotico-pagana, accresce ulteriormente la forza di suggestione di composizioni che riescono spesso a temperare con notevole equilibrio questa sorta di crogiolo musicale sospeso tra classico e moderno, e grand’attenzione viene riservata alle linee vocali, che emergono variegate nelle modalità espressive (canti, narrazioni, sussurri, eterei vocalizzi, sovrapposti e alternati con pertinenza) e nei gradevoli accostamenti timbrici (che prevedono anche quello dell’ospite Alessia Scavingi, nei panni della Verità), in un quadro complessivo intensamente emotivo, vitale e sfaccettato.
Con una maggiore consistenza sonora (piuttosto buona, in ogni caso, la registrazione) e un pizzico d’ulteriore messa a fuoco nelle costruzioni musicali (certi passaggi aggressivi di “Devoured”, ad esempio, sembrano vagamente “forzati”), i Vitriol potranno veramente dire di aver perfezionato la loro personale ricerca artistica e creativa, già molto vicina alla compiutezza, offrendo, magari grazie ad un lungimirante mentore che n’amministri adeguatamente la resa e la diffusione, una ancor più credibile guida alle visioni irrazionali atavicamente insite nell’essere umano.
Recensione a cura di Marco Aimasso
Sorpresa

Ho cliccato per sbaglio sul loro album,lo ammetto, ma alla fine ho letto tutta la recensione, incuriosito, e per fortuna ho potuto ascoltare 4 loro canzoni sul loro myspace! Per essere un demo è veramente notevole, certo la produzione non è il massimo, ma le canzoni variano in modo complesso in pochi istanti pur tenendo una omogeneità continua, momenti delicati seguiti da belle raffiche di potenza e, punto per me fondamentale,non c'è quel cantato orrido come in mille altri gruppi prog

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