Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:57 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. DEAD [REQUIEM AETERNAM]
  2. ANOTHER SOUL [KYRIE]
  3. AWAKENING THE GHOSTS
  4. ALL FOR YOU [DIES IRAE]
  5. STORIES TO TELL [TUBA MIRUM]
  6. FIT TO DIE
  7. SAVE US, SOURCE OF MERCY [REX TREMENDAE]
  8. THE DAY OF RETRIBUTION [RECORDARE]

Line up

  • Michael Snidaro: lead and rythm guitars, lead and backing vocals, keyboards and programming
  • Matteo Campo Dall'Orto: bass
  • Max: lead and backing vocals
  • Paolo Furlanis: lead and rythm guitars
  • Fabio Tomba: drums

Voto medio utenti

Dal Veneto con furore: dopo due demo e ben sei anni di intensa attività, i nostrani Future is Tomorrow arrivano finalmente al primo lavoro sulla lunga distanza, autoprodotto ma confezionato in maniera davvero egregia, nei suoni come nella quota più prettamente artistica.
"Fit to Die" si muove su coordinate power/prog, un sound molto moderno affiancato, in molte tracce, da un coro in latino che rende il tutto molto epico e gli conferisce una patina da "concept" sulla morte e la rinascita dell'uomo in una società mercificante, svilente, distruttiva dell'intrinseca purezza dell'animale umano.

I nostri ci danno dentro con stile e perizia agli strumenti; le tracce sono ben lavorate, mai come in questo caso l'arrangiamento è curato, non frettoloso, e riesce a dotare ogni song del lotto di personalità, in modo da non lasciar disperdere le buone idee che ammantano le composizioni.
Otto brani di certo non brevi, da 5 a ai 10 minuti della conclusiva "The Day of Retribution", composizioni in cui, oltre alle innegabili radici theateriane, potrete sentire richiami al power più melodico di Vision Divine e Labyrinth. E se "All for you" sa di Shaman e Andrè Matos (a proposito, gran bella prova di Max dietro al microfono), ho da dare la mia personale medaglia d'oro all'opener "Dead", che riesce ad impastare in maniera magistrale melodia e "botta", per un pezzo davvero convincente, così come la lunga suite finale, dieci minuti di classe e tecnica sopraffine, al servizio di idee musicali piacevoli e convincenti.

Disco insomma altamente consigliato, sebbene il power/prog covi in seno la serpe di essere spesso "né carne né pesce", rischiando di non soddisfare appieno i puristi dei generi di provenienza. Poco male, i Future is Tomorrow sono una gran bella realtà tricolore, e meritano rispetto, supporto, stima.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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