Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:55 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FORSAKE WHAT I BELIEVE
  2. SHIVER
  3. THE CONJUNCTION OF 7 PLANETS
  4. CROSS THE LINE
  5. NAILED DOWN DREAMS
  6. BLOOD STILL STAINS
  7. AHIMSA
  8. THE FINAL STAGES OF DECAY
  9. VICTIM
  10. WHEN NO ONE CARES
  11. WOULD YOU

Line up

  • Andy B. Franck: vocals
  • Torsten Ihlenfeld: guitars
  • Milan Loncaric: guitars
  • Tony Ieva: bass
  • Dieter Bernert: drums

Voto medio utenti

Torna, con quello che è l'ottavo album nel proprio carniere, una delle più valide formazioni della scena tedesca, quella di quei Brainstorm che dopo i primi due lavori avevano poi fatto il fatidico salto di qualità in coincidenza dell'ingresso in formazione del cantante Andy B. Franck. Da "Ambiguity" in avanti i Brainstorm hanno, infatti, dato alle stampe lavori che non hanno mai offerto il fianco a troppe critiche, sempre dediti ad un Metal poco "teutonico" e maggiormente orientato alla scuola Power/Speed statunitense.
Tuttavia "Memorial Roots" persiste sulla china del precedente "Downburst", che aveva già lasciato trasparire un calo di ispirazione e di sopratutto di tensione, come sembra subito confermare "Forsake What I Believe", brano che apre il disco inizialmente a mo' di colonna sonora e poi con un andamento che in più passaggi ricorda i Kamelot, ed in questo si fa sentire la mano del produttore Sascha Paeth, per la seconda volta dietro alla console dei Brainstorm, da dove ha contribuito a snaturare uno stile sino a poco tempo fa ben più ruvido.
Un po' di verve in più con la rockeggiante, ed inaspettata per gli standard dei Brainstorm, "Shiver", mentre sia le chitarre che ci introducono all'epica "The Conjunction of 7 Planets" sia il suo stesso svolgimento hanno moltissimo degli ultimi Iron Maiden.
Una prima parte del disco piuttosto fiacca per un lavoro che non si riprende nemmeno di fronte alla velocità di "Cross the Line", maggiormente in linea con i trascorsi del gruppo, e tantomeno con la più melodica "Nailed Down Dreams", nonostante non manchino di un'ottima prova del sempre eccezionale Andy B. Franck.
Fortunatamente la seconda parte del disco vede un leggero cambio di rotta, con un approccio un po' più energico, e così si fanno apprezzare sia le sostenute, ma dagli arrangiamenti ricercati, "Ahimsa" e "Would You", sia l'emozionante ed intensa "The Final Stages of Decay", dove Frank conferma tutto il suo valore ma allo stesso tempo le chitarre di Torsten Ihlenfeld e Milan Loncaric continuano a non incidere quanto fatto in passato.

Stavolta i Brainstorm ci hanno messo troppo cervello e poche... palle!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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