I diavoli della Tasmania, oppure era la Tanzania? Non me lo ricordo, ma quello che importa è che il nuovo disco di questi
Ruins è un bel concentrato di Black Metal targato 2009.
Front The Final Foes è un insieme di idee che devono molto alle recenti evoluzioni in campo estremo, soprattutto per quei riffs cadenzati e per quegli arpeggi di chitarra un po' dissonanti che fanno la loro comparsa in vari spezzoni. Tutto il resto invece è ancorato alla più solida delle tradizioni, e giù con riff pastosi e pregni di zolfo, ritmiche serrate alternate a momenti dove il grigiore prende il sopravvento, e ovviamente come non chiamare in causa un singer dotato di uno screaming non particolarmente efferato ma comunque dotato di un timbro cattivo e polveroso. Tre quarti d'ora dedicati ad un chirurgico massacro, dove canzoni come The Sum Of Your Loss, Annihilate e aggiungo Hallways Of The Always sapranno trascinarvi in un bel vortice fatto di caos e violenza a buon mercato. La distanza stilistica con i conterranei Destroyer 666 è però evidente, loro rappresentano la schiera più oltranzista e poco incline alle novità, cosa che invece con i Ruins non succede, ma sia chiaro che non stiamo parlando di Aborym e deliri elettronici vari, aspettatevi qualcosa di più vicino a certi Satyricon. Qualcuno soltanto pochi anni fa non avrebbe scommesso un centesimo di euro sull'Australia del Black Metal, e invece è il caso si inizi a dargli le attenzioni che merita, i Ruins sono qui apposta!
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