Strombazzato in pompa magna come di solito accade per ogni nuova uscita da parte della sempre più potente
Nuclear Blast, i greci
Suicidal Angels approdano alla label teutonica in concomitanza con il loro secondo album, dopo l'esordio del 2007 a titolo "
Eternal Domination", uscito per una misconosciuta etichetta americana.
"
Old style Sepultura meets Kreator", recitano le note informative che una volta tanto sono veritiere: immaginatevi un bel mix di "
Bestial Devastation" con "
Pleasure to Kill" ed avrete un'idea di come suona questo "
Sanctify the Darkness": lo stile è quello, l'approccio allo strumento anche, si punta tutto sulla velocità e sull'impatto piuttosto che sulla tecnica, e questo è decisamente un bene per questo genere di musica.
Sfortunatamente i Suicidal Angels, che sono fermi ai clicheès anni '80 anche per quanto riguarda i titoli delle canzoni ed i testi, farciti di croci rovesciate, vomito e molestatori di bambini, non sono dei geni del songwriting.
Sebbene le intenzioni siano da lodare, il loro secondo album risulta piuttosto fiacco e decisamente poco ispirato: un coacervo di riffs scritti col manuale del perfetto thrash metallaro aperto alla prima pagina, che si compongono in dieci minuti ma che altrettanto velocemente cadono nel dimenticatoio.
I buoni spunti sono presenti, ad esempio la slayeriana "Apokathilosis" o la successiva "Lies", ma in definitiva il disco non decolla, anche se rimane piuttosto piacevole per un ascolto distratto (a conti fatti non ci sono pezzi brutti, ma manco quelli molto belli) ed in ogni caso a causa del genere proposto.
Con la speranza di una subitanea maturazione che giustifichi la loro presenza in un'etichetta prestigiosa come la Nuke, ci sentiamo di consigliare questo album unicamente ai super aficionados del thrash vecchio stampo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?