Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:44 min.
Etichetta:Massacre

Tracklist

  1. COME INSANITY
  2. ALONE
  3. FANTASY
  4. AS I DIE
  5. MISERY
  6. CIRCLE OF MEMORIES
  7. HAUNTING SHADOWS
  8. WILL TO LIVE
  9. THE OTHER SIDE
  10. I CLOSE MY EYES

Line up

  • Charles Rytkönen: vocals
  • Christer Andersson: guitar
  • Danne Eriksson: keyboards
  • Tommi Karppannen: bass
  • Peter Moren: drums

Voto medio utenti

Con colpevole ritardo (ahimè, ho una scrivania che sembra il campo di battaglia di Call of Duty) anche gli Inmoria trovano spazio sulle gloriose pagine di EUTK.net, prima che in questi ultimi mesi di tempo lascino il testimone allo storico marchio di Metal.it...
E, sebbene inizialmente non ne sapessi nulla, anche gli Inmoria hanno molto di storico: altro che nuova band, all'interno della line-up nessuno di loro è un novellino. Gli Inmoria sono la nuova creatura di Dan Eriksson, ex batterista dei Tad Morose, una delle formazioni più sfortunate e sottovalutate della storia del metal; negli Inmoria Dan è il tastierista, alla faccia dell'essere eclettici, e si contorna di ex suoi compagni di viaggio come Christer Andersson, Tommi Karppanen
e Peter Morén
, tutti ancora saldamente nei Tad Morose.
A completare la formazione, ma bastano i primissimi secondi del disco per accorgersene, troviamo Charles Rytkönen, indimenticata ed indimenticabile voce dei mai troppo rimpianti Morgana Lefay, band imprescindibile che a causa dei logoranti contrasti interni non è riuscita a mantenersi prima degli squallidi deliri dello split, del cambio nome e della doppia band...

Gli Inmoria proseguono il discorso interrotto in quanto "Invisible Wounds" è costituito da un dark power metal di matrice appunto piuttosto oscura e rocciosa, come giustamente da scuola Morgana Lefay, condito purtroppo da qualche synth e soluzione elettronica di troppo che a conti fatti stona un po' con l'anima della band e con le composizioni di scuola classica, su cui invece operano bene i sottofondi di tastiera del buon Dan Eriksson.
Chitarre possenti e molto aggressive contornano la voce sempre ruvida e graffiante di Charles, che è cambiata assai poco, almeno da studio, rispetto agli esordi con i Morgana Lefay; sfortunamente il disco, seppur interessante, non riesce a stregare a causa di un songwriting piuttosto sbilanciato ed altalenante; si alternano ottimi brani come l'ipnotica opener "Come Insanity" o la sognante "Fantasy" ad altri decisamente meno azzeccati.

Un altro difetto è rappresentato dalla vaga ripetitività dei vari brani tra di loro, tutti basati su mid-tempos che si assomigliano pericolosamente più di una volta, lasciando l'impressione di un monolitico riff continuamente suonato per 45 minuti, mentre risulta ottima la produzione, in particolar modo per il sound della chitarra; marcia in più senza dubbio la voce di Charles, ancora carismatica ed affascinante nonostante l'incedere del tempo.

Un disco interlocutorio, con qualche spunto interessante ma con notevoli difetti, nonostante qualche brano appaia più che riuscito; però dai nomi famosi ed esperti presenti negli Inmoria era lecito aspettarsi qualcosa di più.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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