Acquistato a Berlino in gita con la scuola... Lo ritengo un disco strepitoso, assoluto ma il miei personalissimi gusti mi portano a preferirgli (di poco) quel capolavoro di “Tales of Mystery and Immagination”, fattomi scoprire all'epoca dal nostro riccioluto caporedattore. Dopo questo, per quanto mi riguarda, i Nocturnal Rites non sono più esistiti. E ora me lo riascolto per l'ennesima volta \m/
Ricordo ancora la bellissima recensione del Graz su metal shock, disco veramente fantastico!! Li conobbi con "Tales of Mystery and Imagination" sempre grazie alla rece del Graz, altro disco bellissimo, anche se non con buona produzione.
I Nocturnal Rites ed i Dark Moor a cavallo tra 1999 e 2000 sono il mio più grande rimpianto in ambito power metal (Helloween formazione originale a parte!).
Io dell'era Zackrisson ho sempre preferito i primi due, in particolare il debut "In a Time of Blood and Fire", e poi non condivido l'analisi sulla seconda parte di carriera dei Nocturnal Rites (quella con Jonny Lindqvist che per me resta un signor cantante, anche meglio di Zackrisson); "Afterlife" (conosciuto proprio tramite le pagine di metal.it - porca pupazza, sono 15 anni e passa che vi leggo!) è un disco CLA-MO-RO-SO e anche Grand Illusion non è male.
grazie della pazienza Pasko :)
Io dell'era Zackrisson ho sempre preferito i primi due, in particolare il debut "In a Time of Blood and Fire", e poi non condivido l'analisi sulla seconda parte di carriera dei Nocturnal Rites (quella con Jonny Lindqvist che per me resta un signor cantante, anche meglio di Zackrisson); "Afterlife" (conosciuto proprio tramite le pagine di metal.it - porca pupazza, sono 15 anni e passa che vi leggo!) è un disco CLA-MO-RO-SO e anche Grand Illusion non è male. Afterlife, pur non considerandolo CLAMOROSO come te, ha un suo perchè e posso arrivare ad apprezzarlo. Ma il resto è veramente poca roba, si sono completamente persi.
Mi accodo a quelli che lo comprarono a 'causa' del Graz :-D Disco strepitoso ancora oggi!
ero proprio indeciso che cd prendere su...domani mattina alle 5:30 monto in sella al mio destriero infilo il cd nella apposita fessura (speriamo il cavallo non si lamenti troppo *___* ) e sguainando la spada vado a lavorare *___* grande rece e album Polimar. ps. probabile che anche io sia stato convinto dal racconto cartaceo del Graz
Sicuramente all'apice della loro forma, con questo disco sono entrati nell'olimpo dei grandi, poi purtroppo ne sono usciti subito... Però continuo leggermente a preferire il mitico In A Time Of Blood and Fire, probabilmente per un valore affettivo e di ricordi personali, (ma ha già quasi vent'anni???) L'ultima mossa azzeccata della Megarock :-)))
Anche io lo acquistai a "causa" del Graz e per me fu una vera sorpresa. Ritornelli bellissimi ma mai scontati, chitarre che macinano riff e soli sempre ispirati e diretti. Insomma, una formula semplice ma perfetta per garantire una longevità straordinaria ad un disco assolutamente bellissimo. Un vero peccato che, dopo questo disco, la band abbia perso tutte le sue caratteristiche vincenti.