Terzo album per i finlandesi
Excalion, e stavolta mi pare che le carte ci siano tutte. "
High Time" ci restituisce una band carica, in palla, alle prese con un power molto melodico, figlio e fratello minore di Stratovarius, Sonata Arctica e compagnia danzante. Molto belle le ritmiche, parecchio serrate grazie soprattutto ad un gran lavoro della sezione ritmica. Su questo ben di dio, svetta la bella voce di Jarmo, che riesce a colorare in mille maniere i brani dell'album, suonando acuto ma mai fastidioso, avendo egli una voce spesso rauca, potente e dal timbro decisamente accattivante, una sorta di Zak Stevens ma più dotato a livello di range.
Molto belle le tracks, che una via l'altra sanno prendere al primo ascolto, per confermarsi con piacere man mano che il cd scorre sul lettore. Alcuni titoli sugli altri? "
Enter a Life" irrompe con la giusta cattiveria, settando il mood dell'intero album, "
The Flags in Line" offre una stupenda prestazione del singer, come sempre sorretto da una band solida e convincente, "
Firewood" ti trascina via con la sua carica e la sua struttura power, ma vi assicuro, cari lettori, che tutte le undici tracce di questo "High Times" sapranno convincervi sin dal primo ascolto, complice una lunghezza non esagerata delle stesse, ed un'oculato bilanciamento di potenza e melodia.
Fruibilità, grandi ritornelli, sezione ritmica a tutta potenza e monolitici riffoni di chitarra, cosa chiedere di più ad un disco power? La domanda che resta da farsi è: riusciranno gli Excalion ad emergere in un mercato saturo all'inverosimile? Le ultime uscite dei "pezzi grossi" del genere hanno riacceso i riflettori su un genere mai sazio di nuove suggestioni; personalmente scommetto il mio euro sugli Excalion, questi ragazzi hanno finalmente raggiunto la maturità artistica, sentiremo parlare di loro, e molto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?