La
Lifeforce Records è una label di tutto rispetto, con band nel roster di tutto rispetto, che è riuscita a crearsi una fetta di mercato un pò particolare... oltre al classico Death Metal, la lungimiranza di proporre bands di difficile inqudramento come
At The Soundawn o come questi spagnoli
Nahemah sta sicuramente dando i suoi frutti.
"
A New Costellation" segue a tre anni di distanza un album che si era già rivelato per lo meno interessante, ma spinge la band in territori ancora più dilatati ed oscuri, ma al contempo rock ed alcune volte lisergici, in cui la base heavy è ancora molto presente, ma spesso viene amalgamata con taglio vicino ad
A Perfect Circle.
La band iberica si ispira sicuramente a mostri sacri quali
Opeth,
Cult OF Luna, ma anche
Katatonia e perchè no ai
Pink Floyd, il tutto però con un piglio molto personale che fa di questi quasi 49 minuti un piacevole viaggio musicale.
L'opener "
Much Of Us" entra piano con un richiamo ai
Refused, per poi subito girarsi in maniera qudrata e un poco epica ed evocativa, arrivando a uno special tutto coinvolgmento e dinamica.
Degne di nota sono la seguete "
Absynthe", dal groove tutto batteria e dal sapore Post Rock, in cui fa capolino anche un bellissimo sax che anticipa le clean vocals, che direi calzano a pennello (il sax ricompare anche su "
Air", una song tra la lunge music ed e le dilatazioni pinkfloyidane).
Molto, molto interessanti sono anche i 7 minuti e 13 secondi di "
Under The Morning Rays" con una spettacolare - per quanto incasinata - parte centrale tutta Prog (in chiarra pulita però) che conduce a dinamiche spaziose e oscure.
La mia preferita è però rimane "
Smoke's Man", una song un poco acquosa, però che è in grado di rimanerti dentro, come una camminata all'interno di una foresta in un mondo nuovo.
Un album decismente profondo ed ispirato, che mi porta a definirlo decismente bello.
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