Mnemic - Mechanical Spin Phenomena

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:55 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LIQUID
  2. BLOOD STAINED
  3. GHOST
  4. DB'XX'C
  5. TATTOOS
  6. THE NAKED AND THE DEAD
  7. CLOSED EYES
  8. MECHANICAL SPIN PHENOMENON
  9. ZERO GRAVITY

Line up

  • Michael Bøgballe: vocals
  • Mircea Gabriel Eftemie: guitars, synth guitars
  • Rune Stigart: guitars
  • Mikkel Larsen: bass
  • Brian Rasmussen: drums, keyboards

Voto medio utenti

Ecco che quando meno te lo aspetti, la teutonica Nuclear Blast ti rifila in pieno Luglio, il debut album di band danese quanto meno sconosciuta, che ha l’effetto di un pugno nello stomaco dopo aver fatto una scorpacciata di dolci… ebbene si, i Mnemic fanno questo effetto, almeno per le prime songs, per poi rientrare in una lenta discesa verso l’effetto torpore. Vi dico subito che ‘Mechanical Spin Phenomena’ si va a posizionare esattamente sulla scia dei lavori di Meshuggah, Fear Factory, Spineshank, Static-X, Prong e Strapping Young Lad: vi sembra poco come biglietto da visita? Direi di no, ma come immaginavo, alcuni di voi si staranno interrogando sulla validità effettiva di questo lavoro e se troppa carne al fuoco abbia prodotto, alla fin fine, un buon lavoro… beh, la risposta è SI e NO. SI, perché questo platter, se preso per fine a se stesso, spacca di brutto, con canzoni ruvide e grintose, ricche di groove e di cattiveria, di ritmi spezzati e granitici, di parti melodiche e di infiltrazioni cibernetiche in pieno Cyber Metal, ove la produzione è fantastica ed il suono di travolge come un fiume in piena e le parti vocali sono tirate a balestra; NO perché sono diverse e palesi le storpiature del sound delle band a cui il combo si ispira e perché l’attenzione tende a scemare lungo il percorso dei 55 minuti (con 9 tracks) che conduce alla fine del sentiero (mediamente le songs sono veramente troppo lunghe, scivolando a volte su un songwriting prolisso). Questa è una band che in futuro riserverà grossissime sorprese sia alla Nuclear Blast che ai loro fans, ma per il momento, viaggiano con il freno a mano tirato… anche se, visto che i grandi big di queste sonorità sono, per un motivo o per un altro in grossa crisi (a parte i SYL), se non estinti, proteste anche farvi inciampare su questo lavoro… ma occhio quando vi fate la scorpacciata di dolci! Da ascoltare ogni tanto, a stomaco vuoto, lontano dai pasti e da assumere in piccole dosi, allora tutto potrebbe girare nella direzione giusta.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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