Sembra proprio che i (doppi) live siano diventati quasi una moda in campo metal in questo 2003, e così ecco aggiungersi alla ormai folta lista anche il doppio live dei Gamma Ray, Skeletons In The Closet, dal nome dell'ultimo tour della band e registrato a metà tra Barcellona e Strasburgo l'autunno scorso. Come molti ricorderanno, l'ultimo tour dei Gamma Ray ebbe la particolarità di essere incentrato su una set list decisa dai fan stessi via internet e che offriva quindi numerose novità e piacevoli sorprese rispetto alla passata set list di Kai Hansen e compagni. Il live album in questione ripropone in 17 tracce (una è un discutibile drum solo di Zimmermann) grosso modo l'intero set dell'ultimo tour e quindi numerose canzoni che i Gamma Ray non hanno quasi mai proposto dal vivo, ma che sempre più spesso venivano richieste dai fan a fine concerto. Accontentate le numerose e insistenti pressioni dal vivo, ecco ora raccolte anche in questo doppio CD brani quali "Rich And Famous" e "One With The World" da Sigh No More e "The silence" da Heading For Tomorrow, o ancora "No Return" e "Last Before The Storm" da Insanity And Genius, accompagnate da classici immancabili tratti dai masterpiece Land Of The Free e Somewhere Out In Space, quali "All Of The Damned" o "Guardians Of Mankind" rispettivamente. Spazio anche per Powerplant e No World Order con la title track e "Heaven Or Hell" dal secondo e "Heavy Metal Universe" dal primo, tra le altre; non manca neanche un pezzo degli Helloween, "Victims Of Fate" nella fattispecie, accompagnato nella versione giapponese da "I Want Out", sempre tratto dall'ultimo tour. Il tutto suona in maniera più che dignitosa, potente e diretto ma al tempo stesso ben distinguibile e preciso, dove buono spazio viene ritagliato anche per il pubblico, spesso partecipe negli anthemici refrain ad accompagnare Kai alla voce, il quale riesce a non sfigurare minimamente (o quasi) anche nei brani più insidiosi. Unico aspetto negativo, a mio avviso, è rappresentato dalla batteria e dal suono esageratamente triggerato che la caratterizza, a tratti addirittura fastidioso e decisamente discutibile. Per il resto la prestazione dei 4 è davvero pregevole, soprattutto nei cori e nelle piccole divagazioni mai esasperate che rendono interessante e divertente un live album. A 8 anni dall'ultimo live album, Alive 95, con una formazione fortemente rinnovata rispetto al passato e con innumerevoli show alle spalle, i Gamma Ray non potevano scegliere momento migliore per pubblicare un live album, reso ancora più interessante dalla scelta (coraggiosa) dei brani in esso contenuti.
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