Quella dei
Catamenia inizia ad essere una vicenda che ha del misterioso. Con questo nuovo album intitolato
Cavalcade giungono al loro nono disco ma in pratica non aggiungono nulla di nuovo alla loro carriera, segnata a questo punto da una buona maggioranza di album anonimi e privi di spessore. Partiti inizialmente come un gruppo tendenzialmente Black Metal con il passare degli anni si sono letteralmente rincoglioniti su questa commistione di elementi melodici misti a punte di presunta cattiveria. Il segno più evidente di tutto questo sta in primis nell'alternanza di voci sporche e pulite, le seconde sempre più ingombranti e ormai chiave di svolta nei ritornelli, in più ci si mettono dei riff privi di incisività e adagiati su un banale e scontato mix di Metal melodico e Metal estremo (parolone!), soltanto ogni tanto infranto da accelerazioni dall'atmosfera vagamente Black Metal. Rispetto al disco precedente va segnalata una produzione più sporca e diretta, ma la sostanza non cambia di molto, qui il vero problema sono le idee, che latitano nella quasi totalità del cd. Tutto questo però come ho già scritto ad inizio recensione ha del misterioso; come si fa in queste condizione ad arrivare al nono cd? Qualcuno dovrà pure seguirli allora, oppure la Massacre Records è diventata una specie di caritas? Sono un po' come i Six Feet Under che fanno a tutti pena però continuano tranquillamente a scrivere, incidere e vendere dischi. L'unico punto di interesse dentro Cavalcade? Angry Againg, ops... è dei Megadeth.
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