Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:36 min.
Etichetta:Eisenwald Tonschmiede

Tracklist

  1. DER SCHMERZ WECKT
  2. IN EOS' ANTLITZ
  3. AUF MORGENDLICHEN PFADEN
  4. ABSTIEG IN DIE TIEFE
  5. TRAUM

Line up

  • Skadilvari: Drums
  • Leshiyas: Guitars, Bass
  • Mt.Beliar: Guitars, Vocals

Voto medio utenti

Provenienti dalla regione della Turingia, fanno il loro esordio discografico, grazie alla Eisenwald Tonschmiede, i Vivus Humare che rilasciano "Einkehr", album di quello che il gruppo definisce archaic black metal.
Siamo al cospetto di cinque brani in cui i nostri, dimostrando abilità compositiva, esplorano vari aspetti del metal estremo, dipingendo scenari violenti, misteriosi, melodici e mai scontati e riuscendo, per tanto, a confezionare un lavoro di ottimo valore.
Se è vero che i Vivus spesso gettano un occhio ai conterranei Lunar Aurora, soprattutto quelli degli ultimi lavori, è altrettanto vero che dimostrano personalità nel dare alle loro composizioni un taglio epico particolarmente ispirato e certamente affascinante ed inglobando, anche, influenze provenienti dal mondo del depressive.
Quello che ho apprezzato maggiormente in "Einkehr" è la varietà e la freschezza degli arrangiamenti, nonchè la scelta di suoni ed atmosfere che permettono, ascoltando con attenzione la musica, di viaggiare in terreni quasi mistici e lontani, senza dimenticare mai lo spirito devastante del vero black metal.
I Vivus Humare, saggiamente, alternano arpeggi delicati, atmosfere ora malinconiche ora eteree a momenti in cui, al contrario, è il primigenio urlo del metallo nero ad ergersi protagonista: il risultato, sottolineato anche dall'alternarsi di scream rabbioso e voci pulite stentoree o declamatorie, è un album complesso e ricco di sfumature.
Un album, tra l'altro, suonato con perizia, prodotto con la dovuta attenzione ad ogni strumento e, soprattutto, un album ricco di ottime idee e di sapienti spunti melodici.
Se amate il black metal germanico, spesso molto personale come nel caso dei Vivus Humare, vi consiglio di dare un ascolto a "Einkehr" per scoprirne le intricate ed affascinanti trame sonore.

Come inizio non male davvero.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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