Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:36 min.
Etichetta:Candlelight Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. VOLENTI NON IT INIURA
  2. DRUG-FUCKING ABOMINATION
  3. POST TRAUMATIC STRESS EUPHORIA
  4. LE DIABOLIQUE EST L'AMI DU SIMPLEMANT MAL
  5. LOCUS OF DAMNATION
  6. TOD HEUTET UEBEL
  7. PARAGON PARIAH
  8. WHO THINKS OF THE EXECUTIONER?
  9. ASHES SCREAMING SILENCE
  10. PORTRAIT OF THE ARTIST

Line up

  • V.I.T.R.I.O.L.: vocals
  • Irrumator: all instruments

Voto medio utenti

Quando si muovono gli Anaal Nathrakh si muove una scena musicale intera. Sono autoritari come dittatori, saggi come degli sciamani, e hanno un gusto estetico per la violenza controllata e le atmosfere marziali degne di una parata militare e per concludere sprigionano un alto tasso di oppressione al limite con il collasso nervoso. Farsi travolgere da un disco come Passion è come passeggiare sull'orlo del suicidio in preda all'ultimo stadio della crisi depressiva, è un'esperienza che tramite l'odio vi riporterà a una visione più lucida e realistica nei confronti di tutto quello che vi circonda. Ogni disco che si accingono a pubblicare è un piccolo, ma costante, passo avanti verso l'esplorazione di un Black Metal personale e assolutamente ben riconoscibile, che malgrado una produzione di primo livello non perde un'oncia di brutalità. Ovviamente quello che rimarrà degli Anaal Nathrakh dopo l'inverno nucleare non saranno i suoni delle chitarre o dei rullanti, saranno le melodie ispirate e gli avvolgenti ritornelli, che più vengono assimilati e più sembrano delle deflagrazioni nel bel mezzo di una messa. Passion è compatto e blindato eppure ogni singolo brano ha delle caratteristiche che gli permettono di distinguersi nel caos, e qui cito Drug-Fucking Abomination, ossia sette minuti di mistica catarsi, Tod Huetet Uebel, Volenti Non Fit Iniuria e Le Diabolique Est L'ami Du Simplement Mal, canzoni ciniche e spietate, costruite su delle ritmiche bestiali e su un riffing che sembra una slavina in piena e rovinosa caduta. Ottima anche la prestazione vocale, assurda e atroce quando esprime il suo screaming maledetto quanto evocativa e inquietante quando si fa avanti con le clean vocals. Passion è il ritorno di un duo che vive, respira e sparge veleno, un perfetto atto di rappresaglia verso chi ha abbassato la testa pensando che non ci sia più nulla da dire in questo genere.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 mag 2011 alle 11:50

ehi ma lo voglio!

Inserito il 18 mag 2011 alle 00:38

Ben detto, ben detto...

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