Gli
Sliver sono un gruppo di Padova di cui "Red Roots" rappresenta il debutto ufficiale, seppure autoprodotto. Attiva dal 1997, la band ha mosso i primi passi suonando un grunge rock melodico e di stampo dichiaratamente americano, stile che traspare chiaramente dai 7 brani che compongono questo loro primo EP.
Iniziamo col dire che il quartetto ha registrato "Red Roots" nel 2009 e che i 12 anni di esperienza live si sentono tutti: le canzoni sono tutte schiette, essenziali e compatte, con una forte enfasi sulla melodia e sulla voce di Simone, che domina ogni solco col suo timbro acuto e quanto mai adatto al genere. A livello strumentale la band si difende bene, senza mai strafare e badando più alla forma canzone che a qualunque tipo di virtuosismo. Il risultato è un dischetto gradevole e scorrevole, il cui principale limite è probabilmente la scarsa originalità della proposta, che però, in questo particolare contesto musicale, è onestamente un aspetto di secondo piano, .
Gli spunti buoni, comunque, ci sono: brani come "Back To You", "Sheila" e "I Can Do It In The U.S.A." hanno un non so che di intrigante e potrebbero tranquillamente riscuotere un buon successo in radio, se solo fossero adeguatamente promossi.
Tutto sommato, gli Sliver si presentano con un prodotto discreto e tutte le carte in regola per sperare in un contratto discografico serio. Chiunque ami le sonorità rock anni '90 made in U.S.A., dovrebbe dare una chance a questo onesto e piacevole EP.
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