I deathmetallers
Heresy giungono al debutto dopo il demo omonimo del 2005.
Il nuovo “
Knights Of God” si basa su un solido quanto grezzo thrash/death metal, con ritmiche potenti, assoli ficcanti e un groove quadrato frutto di una produzione rocciosa.
L’uno/due iniziale costituito da “
Apocalypse” e “
Heresy” mostra subito di che pasta sono fatti i nostri.
Abbastanza singolare è la title-track, la quale, su una struttura power thrash tipicamente ottantiana, innesta patterns di batteria più consoni a certo moderno death metal, con ciò intendendo ritmiche quadrate, meccaniche, che, se non fosse per la produzione, si poterebbero definire cibernetiche.
Gli
Heresy è evidente che tengono molto al loro background ottantiano, e ne fanno un punto di forza, perché ascoltare il loro sound significa richiamare alla mente i gloriosi anni ’80 e chi è stato metallaro all’epoca, ed è cresciuto facendo la spola, musicalmente, tra il bay area sound e thrash metal teutonico (per intenderci quando
Hetfield e
Ulrich avevano i mustacchi), non potrà non apprezzare questo disco.
Inizialmente avevo giudicato male il disco, devo ammetterlo, ed ero pronto a stroncarlo. Ho cambiato idea semplicemente alzando la manopola del volume.
Ecco, questo “
Knights Of God” è un disco “
loud’n’proud” e come tale va ascoltato, e fanculo a tutto il resto.
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