Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:49 min.
Etichetta:Earache Records

Tracklist

  1. THE TREND
  2. COWARD
  3. AMBUSH
  4. BETRAYED
  5. 25 SECONDS
  6. NOWHERE TO GO
  7. THE OTHER SIDE
  8. DEATH IN YOUR EYES
  9. PAYBACK
  10. ROMEO DELIGHT (VAN HALEN COVER)

Line up

  • Dave Padden: Vocals
  • Jeff Waters: Guitars, Bass
  • Ryan Ahoff: Drums

Voto medio utenti

Tre anni fa chiudevo la recensione dell’orrido "Metal" auspicando un radicale ripensamento del progetto Annihilator da parte di Waters.
I tempi sono oggi maturi, soprattutto a fronte di una concorrenza storica che è tornata più agguerrita che mai (vedasi Heathen, Megadeth e Overkill), per valutare se il funambolico canadese è stato in grado di riportare in carreggiata il proprio gruppo. Ovviamente non mi aspetto nulla di eccezionale, mi accontenterei giusto di un ritorno di piglio simile a quello che percorse la formazione a cavallo tra Criteria e Waking The Fury.
A fronte di questo preambolo, è indubbio che il ritorno di fiamma che ha percorso negli ultimi 12 mesi i grandi vecchi del thrash, in parte si sia diffuso anche agli Annihilator, che almeno ci provano a tirare fuori qualcosa di più decente per le mie orecchie e consono per la propria carriera. Waters, infatti, suona mediamente più speed/thrash di quanto non abbia fatto negli ultimi 8 anni e il risultato, tutto sommato, è apprezzabile. Va da se che un po’ di modernismo gli Annihilator non lo lesinano assolutamente, soprattutto a livello di linee vocali (Padden lo manderei sempre a spaccare pietre…) e ritmiche che in più di un’occasione strizzano l’occhio alle sonorità attualmente in voga nel continente Nord Americano, che non va troppo spiazzato dal nuovo album perché, probabilmente, è stato l’unico mercato che ha tenuto in vita gli Annihilator negli anni peggiori.
Nonostante il lodevole impegno profuso nella stesura di questo disco, è tuttavia chiaro come il sole che agli Annihilator continua a mancare la determinazione minima per rendere credibile la propria musica, che nasconde sotto tonnellate di perizia strumentale una mancanza di spirito disarmante. Per farla breve, questo disco non ha anima e una volta passato nel lettore non lascia assolutamente nulla, nemmeno la voglia di riascoltarlo anche a spizzichi e bocconi per concentrarsi su qualche particolare di valore.
Il gruppo, quindi, è complessivamente migliorato, ma ancora troppo poco per dare un significato alla propria esistenza.
Recensione a cura di Luca 'Orphen' Recla

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 mag 2010 alle 11:52

ascolterò al più presto il nuovo album degli Annihilator... al momento mi limito a sottoscrivere l'opinione del Graz per quel che riguarda i Kreator, a mio avviso da anni (troppi) dediti a sfornare dischi formalmente ben fatti ma completamente privi di spirito.

Inserito il 23 mag 2010 alle 11:58

"Metal" mi aveva davvero schifato! Questo nuovo album mi sembra un buon passo avanti, ci sono dei bei pezzi tirati ed alcune delle "follie" tipiche di Jeff. La vera nota negativa secondo me? IL CANTANTE! Non mi piace per nulla! Ritengo che rovini il sound della band! Ma del resto... L'unica voce che a mio avviso esaltava gli Annihilator era quella del buon Randy Rampage

Inserito il 22 mag 2010 alle 01:01

mancanza di spirito che peraltro è ravvisabile da anni ed anni nei kreator...tanta maniera, convinzione sotto zero.

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