Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:44 min.
Etichetta:Metal Blade

Tracklist

  1. BEYOND OUR SUFFERING
  2. ANODYNE SEA
  3. WITHOUT CONCLUSION
  4. PARALLELS
  5. THE PLAGUE
  6. ANGER AND APATHY
  7. CONDEMNED
  8. UPSIDE DOWN KINGDOM
  9. VACANCY
  10. THE ONLY CONSTANT IS CHANGE
  11. THE BLINDING OF FALSE LIGHT

Line up

  • Tim Lambesis - Vocals
  • Phil Sgrosso - Guitar
  • Nick Hipa - Guitar
  • Josh Gilbert - Bass/Vocals
  • Jordan Mancino - Drums

Voto medio utenti

Dopo lo splendido "An Ocean Between Us" cosa aspettarsi dagli As I Lay Dying? Il metalcore non è certo un ambito in cui sia possibile sperimentare molto, anche se ho sempre considerato il gruppo di Tim Lambesis una spanna sopra alla concorrenza. D'altronde già il lavoro precedente mostrava qualche spunto interessante, soprattutto grazie alle synth-guitars ed alle tastiere che, pur non stravolgendo le regole del genere, davano un tocco "moderno" ed un soffio di novità al disco. Da questo "The Powerless Rise" mi sarei aspettato un proseguimento in quella direzione, invece il nuovo disco degli As I Lay Dying segna un ritorno al metalcore più ortodosso e tradizionale, rinunciando così alla sfida che "A Ocean Between Us" aveva vinto. Peccato veramente, se solo il gruppo avesse osato di più e mostrato un po' più di palle, invece di giocare sul sicuro, sono sicuro che ne avrebbero giovato sia loro come musicisti sia la loro musica. La band americana in ogni caso mostra in ogni caso di essere uno dei pochi act metalcore che, pur rimanendo ancorata agli stilemi del genere, ha ancora qualcosa da dire, proponendo una manciata di brani in pieno stile As I LAy Dying, con lo scream di Tim Lambesis spezzato dagli inserti melodici e in clean del bassista Josh Gilbert, con i ritornelli catchy a farla da padrone e con le chitarre affilatissime della coppia Phil Sgrosso-Nick Hipa a macinare riff su riff ed assoli al fulmicotone (come sempre di ottimo gusto e qualità). "The Powerless Rise" trova in canzoni come "Without Conclusion", "Parallels", "Anodyne Sea" e "Upside Down Kingodom" i suoi episodi migliori, che sicuramente faranno il proprio dovere in sede live, anche se una hit vera e propria sulla scia di "Forever" o "Sound Of Truth" manca.
Insomma, messo da parte il rammarico per la mancanza di coraggio dimostrata in questa sede, gli As I Lay Dying propongono un disco che contiene bei brani, melodici e potenti al punto giusto, ma che sostanzialmente nulla aggiungono a quanto fatto finora dagli As I Lay Dying. Per gli amanti del metalcore più canonico gli As I Lay Dying rimangono quindi una garanzia e fonte di buona musica.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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