Se "Horns of Silence" era (autocitandomi)
davvero una bella, e gradita, sorpresa, ora gli
SpellBlast con il loro secondo album danno dimostrazione di essere in grado di garantire continuità e coerenza alla propria proposta musicale.
"Battlecry" è un lavoro all'insegna di un Heavy Metal epico e fortemente folkeggiante che conferma i precedenti paragoni con Falconer e Blind Guardian, con un pizzico dei nostrani Elvenking, e perché no, pure degli In Extremo.
Un approccio compositivo ed esecutivo incalzante ed avvincente che trova pieno sostegno da parte del cantante Jonathan Spagnuolo, vera punta di diamante degli SpellBlast, e basta prendere in esame tanto l'intensa ed appassionante "Path on the Sea" quanto la breve e veloce "Brave and Fierce" per rendersene conto.
E, a proposito di cantanti, se sull'esordio avevamo trovato proprio Damnagoras, vocalist degli appena citati Elvenking, qui l'ospite è quel Fabio Lione che incrociamo prima su "History of a Siege - Heroes" e poi sulla sua seconda parte, "Slaughter" (quest'ultima con qualcosina dei Domine), due brani uniti tra loro anche dal pathos epico e eroico che è sicuramente il loro punto di forza. Altra riuscita partecipazione è anche quella di Lorenzo Marchesi dei Folkstone e della sua cornamusa sull'incalzante "Soldiers' Angels", pronto a garantire l'alto tasso di influenza folk nell'economia musicale degli SpellBlast.
Un album battagliero (beh, già dal titolo...), che non deluderà di certo gli appassionati del genere, e magari pure qualche curioso.
Davvero una bella, e gradita, ... conferma!
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