Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2010
Durata:52 min.
Etichetta:NoiseHead Records
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. NOT ONE OF THEM
  2. THE SHEPHERD DOG
  3. HANDS OF FATE
  4. THE TRUTH MASK
  5. ECHOES OF WAR
  6. NOTHING ON MY MIND
  7. REPENTANCE OF GOD
  8. DESTRUCTIVE DEVIATIONS
  9. VENGEANCE
  10. INSTINCT OF DEATH

Line up

  • Riccardo Paioro: vocals, guitars
  • Luca Colombo: guitars
  • Mauro Passiatore: bass
  • Davide Firinu: drums

Voto medio utenti

Gli Irreverence non hanno alcuna intenzione di smettere di pestare e realizzare ottimi dischi.
L'ultimo della serie, "Upon These Ashes", segue quel "War Was Won" uscito nel 2007 incalzando quello stesso percorso musicale che guarda tanto al Thrash di stampo Teutonico quanto, per quanto in misura minore, a quello d'oltreoceano.
Non solo la musica mostra un'invidiabile compattezza (e pure altrettanta ferocia) ma gli Irreverence si ripresentano al nuovo appuntamento discografico con una lineup coesa ed ormai invariata da anni. Ed a proposito di formazioni, tra quelle "made in Germany" che hanno lasciato un segno sul sound degli Irreverence, non possono certo mancare i Sodom (peraltro la cover di "Agent Orange" era presente sul loro album d'esordio "Totally Negative Thoughts"), ed è proprio il loro leader storico Tom Angelripper a prendere parte a "Echoes of War". Un ottimo brano, ma certo non l'unico: gli altri, su tutti l'opener "Not One of Them", "The Shepherd Dog" (riecco i vecchi Kreator!), "The Truth Mask" o "Vengeance", reggono tranquillamente il confronto, grazie ad un passo da rullo compressore lanciato a folle velocità, e al gran lavoro profuso da Luca Colombo e Ricky Paioro (anche cantante e sopratutto fondatore della band) alle chitarre, anche se ai due non è certo mancato il supporto costante della sezione ritmica, Mauro Passiatore al basso e Davide Firinu alla batteria.
Dopo anni di collaborazione con Harris Johns, le registrazioni di "Upon These Ashes" si sono svolte sotto la supervisione di Mario Jezik ai Noisehead Studios, ma la resa finale non ne risente, anzi il sound, sia nel guitarwork che nella ritmica, sembra un po' meno retrò e più affilato e pungente del passato.
Ma non temete, gli Irreverence non sembrano avere alcuna tentazione modernista: Thrash'em All!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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