Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2010
Durata:43 min.
Etichetta:Aima Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. DISFIGURED YOUR FACE
  3. THE SUFFERING (THE PRISON IN HELL)
  4. ZOMBIE MASOCHRIST
  5. SHE DEVOURES COCKS
  6. SPLATTER PARTY
  7. BIKERS DEATH SQUAD
  8. HATE YOURSELF
  9. MAGGOTS INFECTED FLESH
  10. MEDICOMATOSE DEFECATION

Line up

  • Simone Esposito: vocals
  • Matteo Cuva: guitar/bass
  • Alex Paganin: drums

Voto medio utenti

Nel precedente Promo 2010 i nostrani Brutal Murder ci avevano dato un assaggio di tre canzoni che poi sono finite nel loro nuovo, e odierno disco, intitolato Death Squad. Chi rimase soddisfatto dal loro Death Metal quadrato e putrido non avrà di certo problemi a farsi piacere il nuovo album. Chi invece diffida di un certo modo di intendere la materia, ossia tempi medi schiaccianti, produzione un po' ovattata e "grassa", allora è meglio che si concentri su altro. Leggendo velocemente i titoli delle canzoni si intuisce immediatamente in che tipo di girone dantesco ci vogliono trascinare i Brutal Murder; un girone fatto di sangue, frattaglie, malattie e siero a più non posso, e qui cito le varie Medicomatose Defecation e She Devoures Cocks, due esempi che si rifanno alla più pura delle tradizioni in campo Death Metal, quella dei Cannibal Corpse. Musicalmente parlando invece si può dire che la band riesce ad esprimersi al meglio quando incentra la propria cattiveria sui tempi medi (spesso tornano alla mente i Six Feet Under più ispirati), come nel caso di Zombie Masochrist, perchè sfrutta a dovere quel dono di saper creare atmosfere realmente opprimenti e al tempo stesso pregne di groove. Quando accelerano pur rimanendo sempre cattivi e possenti si allineano ad un più generico e standardizzato Death Metal, insomma vanno sul sicuro senza rischiare, ma anche senza mettere in evidenza la loro personalità. Questi Brutal Murder sono un concentrato di semplice e classico Death Metal di altri tempi, compatto e duro come il marmo, indirizzato in maniera particolare a chi non cerca l'evoluzione e l'originalità a tutti i costi, ma si accontenta una volta tanto di farsi distruggere l'apparato auricolare senza inutili orpelli.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 12 lug 2010 alle 07:54

in She devoures cocks= female vocals Tera Patrick?

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