From Randy Rhoads to Brad Gillis, Jake E Lee to Zakk Wylde. The latter was a very young ax hero who sent the former leader of the Sabbath a demo tape, which convinced Ozzy to hire him in place of Jake E Lee, who would soon have founded the Badlands with Ray Gillen. This is a particular disc by Mr. Osbourne's discography, an album that somehow draws him from crazy sounds to the old Albion land, to solutions that are closer to the sound that was then dominated by the States. It's a more catchy metal, strongly featured by Wylde's guitar paints Ozzy's sound of a guitarism that remembers Randy Rhoads, made of continuous vibrations.
A me questo disco piacque da morire (prima che mi venisse la repulsione per Ozzy e le stupidaggini che gli fa fare la moglie). Ricordo da parte di molti la cautela nel giudicare Zakk, che a mio modesto avviso faceva già paura :) "The introduction to his heartache began as a child" davvero un incipit stratosferico per il brano che forse mi piace di più di tutto il lotto. Gran bel disco. E ancora meglio sarà il successivo (so che per molti sarà un'eresia). Poi ho perso sempre più interesse per Ozzy e ho cominciato a seguire i Black Label Society, si fa prima e meglio...
Ennio, se devo essere sincero preferisco di gran lunga No Rest a Tears. Lo trovo molto più "compatto" a livello di qualità, nel senso che faccio fatica a trovare un solo brano da scartare. Riguardo a Tears, ci sono indubbiamente alcuni picchi (la title-track, Road To Nowhere su tutte) che in No Rest mancano, ma anche troppi filler di cui faccio persino fatica a ricordare i titoli a memoria. Ovviamente è la mia opinione. Fino ad Ozzmosis, comunque, tutti i dischi di Osbourne per me sono dei must.