Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:51 min.
Etichetta:Painkiller
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. FLOWERS OF WAR
  2. WOULDST THOU ME
  3. I... JOAN
  4. WIN OR DIE
  5. CARNIVAL
  6. ANGUS
  7. THE SNOW
  8. THE 7TH CRUSADE
  9. KING OF KINGS

Line up

  • David Walgrave: vocals
  • Mark Theunssens: bass
  • Filip Lasseel: guitars
  • Joost Vlasschaert: guitars
  • Dries Deturck: drums

Voto medio utenti

"Crusader, Crusader, please take me with you...", ecco cosa cantava Biff dei Saxon su "Crusader" (era il 1984). I belgi Crusader non solo richiamano i Saxon per il monicker adottato, ma anche sul lato prettamente musicale è evidente l' influenza del gruppo inglese. La loro, della N.W.O.B.H.M. in generale (...dei Maiden i particolare) ed anche di qualche gruppo più recente come i Wolfsbane. Quest'ultimo paragone è rafforzato dalla somiglianza del timbro vocale di David Walgrave con quello di Blaze Bayley. Tutto sommato una buona dote vero? Peccato che i Crusader non riescano a farne tesoro e a sfruttarla per l'intera durata dell'album. Nati come cover band (passavano dagli Who ai Black Sabbath) hanno dovuto attendere l'ingresso in formazione del chitarrista e principale songwriting Filip Lasseel prima di dedicarsi ad un proprio repertorio, a canzoni che trasudano di Heavy Metal ottantiano. Grande ispirazione quindi, ma, come accennato poco sopra, non sempre i risultati sono all'altezza di tanto glorioso passato. In realtà su "Fools" non ci imbattiamo mai in pessime canzoni, anzi non sono pochi i momenti interessanti, purtroppo il fenomeno Dejà Vu è sempre lì in agguato ed alcuni brani tendono a ritorcersi su se stessi (difetti entrambi presenti su "The 7th Crusade") o non riescono a scorrere come dovrebbero ("I... Joan", "The Snow"). D'altra parte una canzone come la conclusiva "King Of Kings" mostra un gruppo convinto e che non ha remore nell'aggiungere un po' di aggressività. Infatti, come avviene per quello che è l'episodio migliore del CD ("Win Or Die"), in alcuni passaggi le vocals diventano davvero cattive, ricordando Blitz Ellsworth ai tempi di "Feel the Fire". Discreta anche "Wouldst Thou Me", retta da un guitarwork che profuma dei bei tempi andati, un pezzo diretto e grintoso, che va di pari passo con una produzione grezza e demodé, senza il "trattamento" Finnvox e quindi appropriata al contesto di "Fools". Filip e soci ora devono solo raddrizzare la mira e poi saranno pronti per le crociate contro il False Metal!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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