All'esordio discografico sulla lunga distanza, questo quartetto milanese "abusa" delle influenze d'oltreoceano di Testament ed Exodus ma anche di quelle teutoniche dei Tankard meno goliardici e dei sottovalutati Vendetta.
Se per le prime bands citate le prove stanno in brani come l'accoppiata posta in apertura, "Equinoxes" e "Vengeance", o in "Flesh Eaters", il richiamo ai tedeschi Deathrow e Vendetta (il loro "Brain Damage" è un vero gioiellino) ma, facendo nuovamente un salto oltreoceano, direi anche agli Evil Dead e Sacred Reich, è sostenuto dagli evidenti sforzi che gli
Abuser fanno per rendere il meno banale possibile e più varie, anche a livelli di testi, le proprie composizioni, tentativi più ("Creations", "Iron Ghost" e "Possession") o meno ("Missing Convictions") riusciti, ma che lasciano intravedere buone prospettive future.
A sorpresa, ma non troppo dato che era già stata proposta sul demo "Promo 2007", e a dispetto dei nomi citati in apertura, a chiudere l'album troviamo la devastante "Spit on Your Grave", cover dei Whiplash (ma dal loro debutto avrei optato invece per "Last Man Alive").
Thrash Eaters...
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