E' possibile suonare un death metal tecnico, variegato, potente senza per questo sacrificare melodia e senza lasciarsi andare a inutili orpelli? La risposta la danno gli americani
Decrepit Birth, e si tratta di una risposta affermativa: al loro terzo disco con questo
"Polarity", il gruppo raggiunge il proprio apice artistico con un album estremamente vario, frutto delle indubbie capacità tecniche che la formazione ha già ampiamente espresso, dove a fare la differenza questa volta è il songwriting: le 11 tracce di "Polarity" infatti, oltre a suonare fottutamente death metal, sono pregne di un senso melodico di primissimo ordine, mai banale o "fuori luogo" (stiamo pur sempre parlando di un gruppo estremo!), in cui la vena tecnica dei Decrepit Birth è sempre in funzione dei brani, mai come oggi così progressivi e compositi. Certo non basta un ascolto distratto per assimilare in toto questo "Polarity", ma basteranno alcune listening session attente e concentrate per venire rapiti dal vortice di pezzi come l'iniziale "(A Departure Of The Sun) Ignite The Tesla Coil", "Metatron", "The Resonance", la titletrack, "Solar Impulse" o "The Quickening Of Time", tra momenti strumentali da brivido in cui questi ragazzi americani portano la loro tecnica al massimo, sfuriate di batteria e chitarra come da tradizione death metal e continui saliscendi adrenalinici. Il contributo vocale di
Bill Robinson poi è ottimo, ma, consentitemi, la classe e la padronanza del songwriting palesate da "Polarity" sono talmente notevoli che il disco avrebbe potuto essere completamente strumentale che questo non avrebbe assolutamente influito sulla votazione e non ne avrebbe appesantito l'ascolto. E siate sinceri: quanti album possono vantare qualcosa di simile??
A suggellare questo ottimo disco interviene infine anche la splendida copertina realizzata dal maestro
Dan Seagrave (dite quel che volete, ma anche l'occhio vuole la sua parte!), confezionando così un prodotto di ottima levatura sotto ogni punto di vista. Siori e siore, amanti di Psycroptic, Necrophagist, del death tecnico o semplicemente della buona musica, fatevi avanti e non abbiate remore a cacciare i soldi per accaparrarvi uno dei dischi migliori che questo 2010 metallico possa vantare! Vi assicuro che non rimarrete delusi.
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