Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2000
Durata:54 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SEVEN SECRETS OF THE SPHINX
  2. ETERNAL RETURN
  3. ENTER VRIL-YA
  4. SHIP OF LUNA
  5. THE INVINCIBLE
  6. DEGGIAL
  7. EMERALD CROWN
  8. THE FLIGHT OF THE LORD OF FLIES
  9. FLESH OF THE GODS
  10. VIA NOCTURNA (PART I: THE PATH + PART II: HEXENTANZ)

Line up

  • Christofer Johnsson: guitar, keyboard
  • Kristian Niemann: lead guitar
  • Johan Niemann: bass guitar
  • Sami Karppinen: drums

Voto medio utenti

I Therion hanno da poco dato alle stampe il loro nuovo album, l'imponenente "Beloved Antichrist". Quale migliore occasione per andare a recuperare la recensione di "Deggial" uscito giusto ad inizio secolo?

[ ... Una delle prime uscite del nuovo anno è rappresentata dall'ultima opera di una band ormai affermata nel panorama metal, i Therion. "Deggial" riprende e perfeziona il discorso iniziato con il precedente "Vovin". Si lo so che nel frattempo era uscito "Crowning Of Atlantis" ma questa uscita, peraltro con la conferma dallo stesso Johnsson, è da considerare un capitolo a parte, come avvenuto in precedenza con "A'arab Zaraq Lucid Dreaming". Quindi i Therion, o meglio Christofer Johnsson, continuano imperterriti sulla strada che ha portato una band di Death Metal, partita dall'ispirazione dei Celtic Frost (a cui deve anche il nome) ad arrivare ad presentarci un sound inconfondibile e decisamente personale, suono che su "Deggial" si presenta nel migliori dei modi. La parte classica ed orchestrale è ancor più convincente rispetto al passato, grazie anche alla presenza di strumenti musicali veri che in questa occasione hanno sostituito i samplers usati in precedenza. E' proprio la parte orchestrale a far la parte del leone sul CD, passando da atmosfere sognanti a momenti più trascinanti, ma la componente Heavy non è mai trascurata, anche se rispetto al recente passato Johnsson ha abbandonato certe atmosfere speed presenti su "Vovin" orientandosi verso un Heavy Metal più classico, maggiormente legato alla NWOBHM. Prova lampante è infatti il confronto tra "The Wild Hunt" pezzo presente su "Vovin" e "Flesh of the Gods" stupenda nona traccia del nuovo CD. Se sul primo, con l'ospite Ralf Scheeper il brano si era mosso in direzione affine al Power Speed Metal, il brano più recente "arricchito" dalla presenza di Hansi Kursch, lascia traspirare l'influenza di un Metal più old style, anche se personalmente e soprattutto per le chitarre ho avvertito un pizzico di Running Wild. Ma non è un caso isolato, anche l'intermezzo di "Eternal Return" dove chitarra, basso e batteria "prendono il sopravvento" sulle orchestrazioni, il richiamo ai Maiden è più che evidente. Difficile comunque parlare dei brani, che vanno ascoltati più di una volta per essere assimilati e così lunghi e variegati da essere difficilmente commentabili singolarmente. Ma l'ultimo brano "O Fortuna" estratto dai "Carmina Burana" di Carl Orff è facilmente riconoscibile, proprio grazie alla sua notorietà. Comunque i nostri riescono a metterci un tocco di personalità, anche per l'utilizzo di una azzeccata chitarra acustica. Certo io avrei gradito una maggior enfasi e potenza ad esaltare questo pezzo, ma siamo a livello di dettagli.
A parte questo "rimpianto" non posso che consigliare "Deggial" agli amanti dei Therion, che non ne verranno delusi, ma anche a chi vorrebbe ascoltare qualcosa di particolare e meno canonico di quanto proposto ultimamente. ... ]
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 mar 2018 alle 07:58

Mi hai fatto venire voglia di riascoltarlo.. ps. Cmq mi risulta che ci fosse un'orchestra vera anche in "Vovin"..

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