Mentre scrivo queste parole sto ancora tentando di fare mente locale. Ma come si fa a mettere sotto contratto una band simile? A dare una possibilità simile a questi
Unherz, tra l'altro per un'etichetta come la Massacre Records che non è certo l'ultima arrivata, a tratti si trasforma in un giallo questa faccenda. Al di la degli aspetti più orrendamente estetici, come una copertina infantile e molto poco invitante, è tutto il resto che non funziona, e la colpa va data ad un Hard Rock/Heavy Metal di stampo classico e dall'attitudine ottantiana, melodico e pacchiano, sempre alla ricerca del ritornello vincente che puntualmente non arriva mai. Le canzoni sono banali e ridotte all'osso ma su tutto si erge il cantato in lingua tedesca che si manifesta come la cosa più distante dall'armonia e dall'orecchiabilità. Un conto sono i Rammstein, un altro chi tenta di fare della melodia catchy la propria ragione di vita, cosa che gli Unherz con questo orrido
Unherzlich Willkommen si sono giocati alla grande. Più andavo avanti con gli ascolti e più mi rendevo conto che nemmeno il più accanito appassionato di queste sonorità riuscirebbe a sopportare tanto, le note che escono da brani come Die Bistie, Amok, Inferno, Die Zeit Heit Alle Wunden (eh?!?!?!?!)... sono geneticamente sbagliate. Ho controllato meglio, magari sono un gruppo di quelli demenziali alla Prophilax e non conoscendo la lingua non ho potuto cogliere certi dettagli, no. Sono serissimi, e questo rende il tutto ancora più grottesco e inutile. Bruttissimo tonfo della Massacre Records.
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