De Rerum Natura è l'esordio dei nostrani
Sokrovenno, una creatura che ha deciso di cimentarsi anima e corpo in un Black Metal ricco di simbolismi arcani, di tutto ciò che è Natura, di instaurare un rapporto fra l'uomo e il mondo circostante come è stato originariamente concepito. Sono rimasto decisamente colpito inoltre dalla cura dei particolari e dalla forte personalità che sprigiona questo album in cui il Black Metal si plasma a seconda degli umori riuscendosi ad esprimere in tutta la sua furia alternando momenti eterei e "romantici", in un perfetto equilibrio. La chiave vincente comunque è nella qualità del songwriting e del buon livello di ispirazione che rende le canzoni tutte estremamente suggestive e dalle linee melodiche piacevoli e coinvolgenti. Il meglio esce sicuramente dalla lunga Vestigia Pressa Bisulcis, undici minuti in cui i Sokrovenno possono dare sfogo a tutta la loro creatività, non soltanto a livello musicale, ma anche lirico visto e considerato che il concept in generale riveste una porzione decisamente grande nell'economia generale della loro proposta. Black Metal, Ambient, Pagan/Viking... tutte definizioni calzanti e appropriate, ma mai abbastanza esaustive, questi sono i Sokrovenno. Con calma e pazienza anche l'Italia continua il suo percorso di scoperta e rinnovamento nei settori estremi della musica, la speranza comunque è sempre la stessa: che i Sokrovenno riescano a catalizzare su stessi le attenzioni che meritano. Un bell'esordio, maturo e personale.
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