Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:32 min.
Etichetta:Nuclear War Now! Productions

Tracklist

  1. AH TZA!
  2. INTRO ALL HAIL CHAAC
  3. ALL HAIL CHAAC
  4. RITUALS IN THE SUN
  5. THROUGHOUT THE EQUINOX
  6. THE STORM OF GIAIA
  7. NINE STEPS BELOW
  8. DAWN OF ENDLESS HORRORS
  9. EKAB
  10. THE OWL
  11. AH TZA XIBALBA ITZAES
  12. KATUN II (THE FIRST CHRONICLE)

Line up

  • Marco Ek-Balam: guitar, vocals
  • Vic EkXibChac: bass
  • Jorge Ah-Ektenel: drums

Voto medio utenti

A distanza di ben ventiquattro anni dal loro primo, e fino ad ora, unico album di lunga durata, i messicani Xibalba Itzaes riescono finalmente a pubblicare il secondo lavoro grazie alla Nuclear War Now! che già da diverso tempo aveva messo sotto contratto il terzetto di Città del Messico ed aveva loro permesso di tornare sul mercato discografico con il precedente EP di tre brani "Ah Tza!" del 2015.
"Ah Tza Xibalba Itzaes", questo il titolo del nuovo album, può essere definito come un lavoro di violento e diretto Black Metal dalle tematiche Maya e dai chiari riferimenti ai progenitori del genere come Bathory, Venom e Blasphemy, un lavoro, quindi, che, come da tradizione sudamericana, non scende a compromessi ma avanza spedito, senza fronzoli, mostrando un riffing selvaggio di matrice Thrash che non lascia un attimo di respiro e strutture sonore poco articolate (a parte l'ottima "Rituals in the Sun", non a caso il brano più lungo) e dannatamente "in your face".
Gli Xibalba Itzaes hanno dalla loro parte una freschezza compositiva ed esecutiva di notevole spessore e sono per tanto in grado di dare vita ad un lavoro compatto, mai noioso, furioso e, intelligentemente, "addolcito" da partiture più lente ed atmosfere consone agli antichi rituali che vengono descritti, presumo, nel testi delle canzoni, elementi questi ultimi che danno a "Ah Tza Xibalba Itzaes" una sufficiente varietà e, certo, una marcia in più.
Il più grosso rammarico, almeno a mio avviso, è una registrazione che non rende merito all'operato del gruppo: i volumi, infatti, sono troppo bassi (per "sentire" bene l'album ho dovuto girare la manopola al massimo) ed i suoni scelti sanno un po' troppo di "plastica" sebbene riescano a fornire una sorta di effetto "live" che, credo, gli Xibalba Itzaes abbiano voluto dare alla propria proposta.
Al di là di questo, grosso, difetto, "Ah Tza Xibalba Itzaes" è un lavoro valido e meritevole di essere ascoltato soprattutto se del metal estremo si apprezza la sua componente più primordiale e feroce.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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