Qualche giorno fa, sfogliando il Forum di Metal.it, sono incappato in un topic dove si parlava degli Onward e mi sono accorto che la recensione del loro ottimo esordio si era persa nelle nebbie del passato di Metal.it.
Un salto nel mio archivio e rieccola qui:[... Il 2001 sembra essere proprio un'annata interessante, ecco infatti, questo "Evermoving" che esce per la Century Media, dopo che la potente label tedesca ne ha rilevato i diritti dalla Sentinel Beast, e meno male, perché altrimenti il debutto degli Onward avrebbe rischiato di passare inosservato.
Gli Onward prevengono dagli States e nelle loro file presentano due nomi conosciuti, il singer Michael Grant, che ha cantato su "Path to Glory" dei Legend Maker (io non l'ho sentito, ma l'amico Beppe "HM" me ne parla sempre bene!), ed il talentuoso chitarrista Toby Knapp che, durante il boom dei virtuosi delle sei corde, incise "Guitar Distortion" per la Shrapnel Records. Ovvio che quindi le chitarre abbiano un ruolo fondamentale nell'economia del suono degli Onward, tuttavia senza arrivare mai a prendere il sopravvento su tutto il resto, anche se talvolta Knapp si dilunga un pelino di troppo durante gli assoli.
Sarò pure ripetitivo nel ribadire che non ci troviamo assolutamente di fronte a sterili esercizi di bravura da parte di un "guitar hero", ma abbiamo tra le mani un ottimo album di Heavy Metal, piacevolmente orientato al Power americano degli anni '80, (Malice, Griffin...) anche se non mancano alcuni spunti melodici più vicini ai gusti europei. Vanno certamente riconosciute a Toby capacità tecniche indiscutibili, senza mai strafare, e si fa trovare sempre puntuale e preciso, con le note giuste al momento giusto. Veramente interessante anche la voce di Michael Grant, direi un classico metal singer, ma in possesso di una timbrica personale, una voce calda che mi ha colpito veramente. Dubbi? Ascoltatelo alle prese di una delle più belle canzoni dell'album: "Witches Winter Eternal", dove è presente anche uno dei migliori assoli di Knapp, oppure sulla conclusiva "The Lost Side of the World" che sebbene sia maggiormente strutturata non si allontana da un sano e robusto Heavy Metal, semplice e d'impatto, che, anche grazie ad una produzione curata ma non troppo raffinata, ha portato nel mio stereo una ventata d'aria fresca, e - vi assicuro - non è dovuto alle temperature polari degli ultimi giorni! ...]
PS: ho poi recuperato anche "Path to Glory", forse ingenuo e derivativo, ma pur sempre un buon album.
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