Vengono dalla Germania e sono una delle band doom europee più longeve. Attivi dal 1991, i
Mirror Of Deception sono al loro ventesimo anno di carriera musicale e festeggiano con un nuovo ed ispirato lavoro,
A Smouldering Fire, che senza dubbio piacerà agli amanti del doom nostalgico ed impegnato.
Le caratterisiche cardine del genere ci sono tutte: dal ritmo lento e cadenzato, alle sonorità cupe, dalle atmosfere decadenti ed introspettive alla sempre costante melodìa. La voce è in pulito e l'influenza dei
Black Sabbath si sente e non poco. Tuttavia, lo stile della band è molto personale ed è apprezzabile la capacità di assorbire la lezione impartita da gruppi maestri del genere come i
Candlemass, reinterpretandola senza scadere in uno scevro revival.
Gli stessi Mirror Of Deception descrivono il loro sound come un "
unhortodox doom", confermandosi una realtà davvero molto interessante e che meriterebbe senza dubbio di essere conosciuta in misura maggiore di quanto non lo sia adesso.
L'approccio intimista ed ombroso tipico del doom è costante, ma viene epurato dalla pesantezza musicale in cui sfociano certe band, grazie a scelte stilistiche semplici ed immediate. La cosa che mi colpisce è il tema del viaggio, che pare essere costante fra le tematiche affrontate. I testi sono onirici, narrano di viaggi verso l'ignoto, viaggi forse immaginari ed in un'epoca molto lontana dalla nostra. SI è accompagnati dolcemente in luoghi impalpabili ed è come se la band volesse esplorare musicalmente i luoghi psichici di chi ascolta i pezzi, inducendo noi stessi a viaggiare con la mente.
Ma non è mai un viaggio sereno, ci sono sempre imprevisti ed interferenze che spezzano la quiete, che è solo apparente ed ingannevole.
Cercando di prestare attenzione alle lyrics, vengono in mente scenari medievali, in particolare in "
The River Tree", in cui il pessimismo apocalittico, rimarcato dalla ripetizione di "
the end is near", è probabilmente scaturito da quell'ignoranza a cui si fa riferimento nel testo, che progressivamente conquista e distrugge. E l'associazione all'oscurantismo di matrice medievale ed alla censura viene spontanea, in quanto questi spesso furono e sono tutt'ora diretta conseguenza dell'ignoranza.
Questo è un lavoro, insomma, che mi lascia davvero molto colpita e che denota grandi capacità da parte di un gruppo che tutti i doomster più sensibili dovrebbero [a mio modesto parere] conoscere. Vi conquisteranno col loro Smouldering Fire, con questo fuoco che continua ad ardere e che li ha portati ad essere, dopo venti anni, ancora qui a fare musica, con molta passione e molta dedizione.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?