I tedeschi
Project Pitchfork stanno alla musica Elettronica (nello specifico Dark-Electro) come gli Iron Maiden stanno al Metal, praticamente sono complementari, l'evoluzione dei primi sta all'evoluzione del genere stesso che interpretano. Negli ultimi anni i Project Pitchfork stanno vivendo una seconda gioventù a livello artistico e questo
Continuum Ride ne è il segnale più evidente. E' un album oscuro e pregno di atmosfere malsane, certo non bisogna aspettarsi le solite sfuriate alla Hocico, no, non è quel tipo di Elettronica che troverete qui dentro. Nel caso loro si parla di soluzioni sonore ricercate, di basi ritmiche spezzate e mai piegate alla logica, spesso cafona, della cosiddetta "cassa dritta". Lo stesso discorso lo si può anche fare per tutto il lavoro svolto dietro i sintetizzatori e nella ricerca di linee melodiche accattivanti, dove spesso e volentieri riemerge un'atmosfera e uno stile che flirta con gli anni 80, e con tutta la Darkwave più oscura e gotica del periodo. Siamo dinanzi ad un album molto lungo però in tutti i 60 minuti di durata i Project Pitchfork trovano sempre il modo di non annoiare, grazie a canzoni come Stacked Visions, Way Of The World, Dead Cities, Ghosts Of The Past e chi più ne ha più ne metta. Fra Elettronica oscura, retaggi per forza di cose Industrial, Synth Pop e pure un pizzico di EBM questi simpatici e un po' incazzati tedeschi, maestri della materia elettronica, tornano sul mercato discografico con l'ennesimo cd solido e ricco di idee, personalità e forza, ancora dopo tanti anni dall'esordio.
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