Zenith (ITA) - Aedipus: Rimotion Of The Fragment 23

Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2010
Durata:38 min.

Tracklist

  1. THE BLOSSOM
  2. THE DOUBLE HEADED APE
  3. AEDIPUS-RIMOTION OF THE FRAGMENT 23
  4. SUBCONSCIOUS VS THE MOON-EDOM THE MEANING
  5. THE SKIES BNEATH THEIR FACES - THE PRAYER OF VAGINA
  6. THE WORMS AND THE FINGER
  7. LORD OF SLEEP

Line up

  • N Trallallach
  • M Trallallach

Voto medio utenti

Difficile trovare informazioni su web sugli Zenith, un misterioso duo italiano (in cui militano non ben specificati membri dei più noti Opera IX, stando a quanto riportato dal sito della Aphelion Productions) che si presenta a noi con questo demo "Aedipus - Rimotion Of The Fragment 23": se di primo acchito si potrebbe essere indotti a pensare a un black metal rozzo e minimale, gli Zenith propongono invece una musica molto particolare, fatta di dark ambient, qualche tratto black, doom e drone dove a dominare sono toni cupi e depressivi, a volte scanditi da un pianoforte sinistro come in "The Blossom", con la voce che fa capolino solo raramente declamando testi in italiano (di cui sinceramente non sono riuscito a cogliere le parole). Nonostante i brani si basino sulla ripetizione meccanica ed ipnotica di un riff portante e siano mediamente dilatati, hanno il grosso pregio di mantenere sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore, pur poggiando su ritmi lenti ed ossessivi, scanditi da suoni droneggianti e sinistri sullo sfondo. La voce del singer non è certo impeccabile e presenta qualche stonatura, come ad esempio sulla titletrack, e forse uno scream più prettamente black metal avrebbe fatto rendere in maniera più convincente i pezzi che comunque si segnalano per l'interesse della proposta e per un songwriting abbastanza efficace, seppur con qualche margine di miglioramento (in questo senso "Subconsious VS The Moon-Edom The Meaning" è emblematica circa quello che c'è da migliorare). Le tastiere di "The Skies Beneath Their Faces - The Prayer Of Vagina" suonano un po' come quelle delle colonne sonore dei film horror di serie Z degli anni '80, mentre il mixing tende a far risaltare troppo la voce rispetto al resto degli strumenti.
Nonostante una resa sonora molto amatoriale e di bassa qualità (certamente voluta), questo demo degli Zenith si rivela tuttavia abbastanza interessante per gli amanti delle sonorità più depressive e cupe e della dark ambient in generale.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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