Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:13 min.
Etichetta:Sub Rock Records

Tracklist

  1. NOWHERE
  2. ANTHEM FOR THE DOG
  3. SOMEWAY
  4. INTO MY HEAD

Line up

  • Sandro Strianese: voce, chitarra
  • Simone Capodicasa: chitarra, voce
  • Peppe Pugliano: basso
  • Mirko Bertolini: batteria

Voto medio utenti

Imodium è una formazione abbastanza esperta che ha già pubblicato diverso materiale, tra il quale spicca un vero e proprio full-lenght omonimo uscito nel 2001. Alla luce dei positivi riscontri ottenuti e convinti di aver ulteriormente affinato il proprio sound il quartetto pubblica ora un nuovo lavoro, un Ep prodotto in collaborazione con Subrock Records. "Nowhere" ribadisce le coordinate stilistiche del gruppo che consistono in un ruvido indie-rock, imparentato con il post-grunge e con qualche venatura punkeggiante. Alcuni passaggi possono ricordare anche certe bands fiancheggiatrici di particolari propaggini stoner, citiamo The Last Drop , a testimonianza che oggi le contaminazioni all'interno del rock alternativo sono una costante normalità, molto spesso di segno positivo. I quattro brani degli Imodium si presentano aggressivi e compatti, c'è un buon lavoro di chitarre aspre e senza fronzoli che non concedono solismi ma esprimono con continuità una piacevole energia nervosa, una sezione ritmica sufficientemente varia e capace di qualche spunto stimolante, vedi l'inizio tambureggiante di "Someway", meno valide le parti vocali che appaiono un po' monocordi, anche se è lodevole il tentativo di sfuggire alla piattezza con picchi urlati e convulsi, specie in chiusura della title-track. E' proprio la canzone che dà il titolo all'Ep ad evidenziare il livello di maturazione della band, un intenso sviluppo ondulato con rapide accellerazioni in corrispondenza del ritornello insinuante, un'atmosfera noise grintosa ma anche un senso melodico intelligente, distorsioni e concretezza per un brano gustoso. Sensazioni positive che trovano conferma con le successive "Anthem for the dog" e "Someway", la prima più circolare e "stoneggiante" la seconda più cupa e "Nirvaniana", entrambe esempi di un rock trasversale nel quale confluiscono molteplici influenze, suoni duri e saturi ma allo stesso tempo magmatici e dai contorni indefiniti, figli dei nostri tempi dove tutto si trasforma velocemente e le sacche d'immobilismo musicale vanno rapidamente scomparendo. Peccato per quelle vocals meno incisive di ciò che servirebbe. Gli Imodium hanno capacità ed un potenziale non pienamente espresso, si rivolgono ad un pubblico eterogeneo e di ampia sensibilità rock, dai fans del grunge a quelli dello stoner, ma devono fare ancora un ulteriore sforzo per consolidare la loro proposta. Li attendo con interesse alle prove future.

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