La band messinese torna a pochi mesi di distanza dal debut album con un EP di soli 4 pezzi, intro compresa. Probabilmente questa uscita è stata pensata per presentare al “mercato” la nuova line-up della band: un buon biglietto da visita per un gruppo non particolarmente innovativo ma sicuramente efficace e solido.
Power metal saldamente ancorato allo stile dei padri del genere, dunque. Si parte con
Black Gate, classicone power con ritornello da cantare a squarciagola, strofe articolate e parti strumentali di buono spessore. La title-track è invece più epica e strutturata: interessante il ritornello, in cui i cori e la voce principale si alternano piacevolmente. Chiusura affidata a
My Advance, dove le venature prog si fanno sentire chiaramente, prima di esplodere nel classico refrain alto, veloce e melodico.
In attesa del prossimo full-lenght, mi sento comunque di promuovere senza dubbi il lavoro dei
Denied. Mi permetto infine un consiglio: viste le capacità strumentali dimostrate, la strada giusta potrebbe essere rappresentata da una virata più decisa verso il prog, giusto per distinguersi un po’ in ambito power, non inflazionato come in passato ma sempre caratterizzato dal rischio “plagio”.
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