Copertina 6,5

Info

Demo
Genere:Power Metal
Anno di uscita:2005
Durata:39 min.

Tracklist

  1. MESSIAH
  2. OF LIGHT AND DARK
  3. THE MIRROR (DREAM THEATER)
  4. SEVENTH SON OF A SEVENTH SON (IRON MAIDEN)
  5. IMMAGINATIONS FROM THE OTHER SIDE (BLIND GUARDIAN)
  6. E LUCEAN LE STELLE (PUCCINI'S TOSCA)

Line up

  • Angelo Ferrante: vocals
  • Giangabriele Lo Pilato: guitars
  • Ignazio Nicastro: bass
  • Giuseppe Crapanzano: keyboards
  • Danilo Saccottelli: drums

Voto medio utenti

I Fuoco Fatuo si ripropongono con il loro secondo demo, "...Of Light And Dark...", ma giocano a carte coperte: dei 6 brani inclusi sul demo solo 2 sono loro composizioni, le altre sono tutte cover.
Si parte comunque proprio con le canzoni dei Fuoco Fatuo: "Messiah" e "Of Light And Dark", sorrette da una buona registrazione ed in grado di mettere in evidenza il songwriting dei siciliani, che se la cavano in maniera egregia anche negli arrangiamenti. Un power articolato dal marcato taglio progressive e sperimentale, dove non mancano le buone idee e con in grande evidenza (sopratutto sulla titletrack) le chitarre di Giangabriele Lo Pilato, ben accompagnato dal resto del gruppo. Peccato per qualche incertezza da parte di Angelo Ferrante, tentennamenti che vengono poi esaltati dal confronto con Bruce Dickinson ed Hansi Kursch, rispettivamente su "Seventh Son Of A Seventh Son" e "Imaginations From The Other Side".
Non si tratta di pedisseque riproposizioni dei brani originali, i Fuoco Fatuo cercano di dargli un taglio personale, lavorando sugli arrangiamenti ed apportando, qua e la, diversi accorgimenti. Tuttavia con "Seventh Son Of A Seventh Son" (esasperandone il lato prog) si perdono un po' per strada, mentre rendono meglio con una "Imaginations From The Other Side" già di suo più immediata ed accattivante, e dove anche il cantato sembra più alla portata del cantante dei Fuoco Fatuo.
Ad ogni modo in scaletta, prima delle due canzoni appena citate, trova posto "The Mirror" dei Dream Theater (ed anche qui il confronto con James LaBrie è improbo) mentre in conclusione ecco una inaspettata "E Lucean Le Stelle", dove Angelo Ferrante piazza finalmente una buona prova, quasi fosse più a suo agio sulla composizione di Giacomo Puccini (dalla "Tosca") che in un ambito metal.
Oltre ai difetti riscontrati, quello che frena ulteriormente gli entusiasmi, ed anche il voto in calce alla recensione, è sopratutto la scelta dei Fuoco Fatuo di aver dato uno spazio eccessivo a brani altrui, anche perché, in questo contesto (nonostante il loro "valore intrinseco") non mi hanno soddisfatto quanto i due pezzi composti dal gruppo.
Non rimane quindi che aspettarli al varco con il prossimo lavoro.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.