Finalmente i
Nalvage riescono ad esordire sulla lunga distanza con un album che fonde la violenza del Death Metal, l'oscurità del Black Metal e una certa vena sinfonica che aleggia dietro atmosfere evocative e maestose. Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa... il grande difetto di questo
Worship Dehumanization sta tutto nella sua produzione: ottimo il suono delle chitarre, profondo e come già detto evocativo... ma le voci sono poco incisive e il suono del rullante non è proprio adatto, sembra distaccato da tutto il resto. Al di la di questo dettaglio tecnico le canzoni si fanno valere per un buon songwriting nel loro insieme, per una potenza e una brutalità esecutiva di tutto rispetto. Ogni tanto vanno capolino degli inserti marziali di musica elettronica, come sul finire di Visceral Human Obedience, niente di così trascendentale però riescono a donare maggiore oscurità alla musica. I Nalvage si inseriscono in tutta tranquillità in quel settore del Death Metal che vede gente come Hour Of Penance e Fleshgod Apocalypse dettare legge, con un sound brutale e imponente. A Napoli evidentemente hanno di che essere incazzati con il mondo e questi ragazzi hanno trovato la valvola di sfogo migliore, spero soltanto che al prossimo appuntamento possano godere di una produzione che li valorizzi al massimo delle loro capacità.
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