Ci riprovano imperterriti gli
Invelenitor, forse la band con la peggiore reputazione in fatto di recensioni in tutto il panorama underground italiano. Arrivati a questo punto inizio ad avere la sensazione che sia tutto preparato a tavolino. L'artwork e tutta la grafica è di una banalità disarmante, letteralmente disegnata con colori pastello è praticamente stata commissionata ad un bambino ancora impegnato a frequentare il primo anno di asilo infantile.
Chaos In Vaticano è invece il titolo del disco, idem per quanto detto con la copertina: banale, approssimativo, con quell'attitudine da cattivone satanista/anticristiano che ormai nel 2010 produce un effetto esilarante. Gli Invelenitor ce la mettono tutta per assomigliare ai Deicide, anche a livello musicale, ma i risultati non sono soltanto scarsi, sono drammatici. A livello "artistico" non hanno una visione lucida di cosa sia la forma canzone, il loro Death Metal è ridotto all'osso, e se proprio ci si concentra sullo scorrere dei "riff" si intuisce che non hanno alcun senso, alcuna linea melodica concreta, è soltanto il Nulla, esattamente lo stesso che li assorbirà prima o poi.
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