Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:Hammerheart

Tracklist

  1. BLACK MOON RISING
  2. SPAWNED BY EVIL
  3. BLOODTHIRST
  4. VENAESECTIO (EPISODE ONE)
  5. DARKSIDE
  6. THE CALL
  7. DESCENSION (EPISODE TWO)
  8. NAILING THE HOLY ONE
  9. NIFELHEL (EPISODE THREE)
  10. CHRISTIAN SLAUGHTER
  11. NEMA

Line up

  • Tobias Sidegård - Vocals & Bass
  • Joakim Sterner - Drums
  • Martin Halfdan - Guitars
  • Sebastian Ramstedt - Guitars

Voto medio utenti

Prosegue il lavoro di ristampa del catalogo della prima parte di carriera degli svedesi Necrophobic da parte della rediviva Hammerheart Records, che dopo averci offerto il debutto "The Nocturnal Silence" del 1993 passa ora al successivo "Darkside", originariamente uscito nel 1997 per Black Mark Records.

Anche in questo caso si tratta di una seconda ristampa per questo album dato che anche nel 2003 l'etichetta olandese lo aveva reimmesso nel mercato, ed ancora una volta non troviamo bonus track o inediti vari; il disco ci viene presentato così come uscì 13 anni fa, senza alcuna aggiunta o modifica.

Poco male, poichè stiamo parlando di uno degli episodi più belli mai partoriti dalla mente geniale e maligna dei Necrophobic; diciamo subito che l'unica cosa che fa storcere il naso in questo album è la produzione, decisamente inferiore per qualità a quella del debutto uscito 4 anni prima, ed è un peccato poichè con un adeguato supporto sonoro "Darkside" avrebbe forse ancora più potenzialità del primo capitolo.

In ogni caso ben quattro anni sono passati da quel "The Nocturnal Silence" ed anche la line up della band ha subito qualche scossone: fuori, ahimè, il leggendario David Parland che compare solo in un paio di assoli, ed al suo posto arrivano i chitarristi Martin Halfdan e Sebastian Ramstedt, tuttora nella band; Joakim Sterner, fondatore, rimane saldo alla batteria mentre Tobias Sidegård oltre al basso si occupa anche della voce, mantenendo questo doppio ruolo fino ai giorni nostri, differenziandosi dal predecessore Anders Strokirk per uno screaming più vicino al black metal tout court che ad un death metal portato verso il black, rendendo così i Necrophobic davvero vicini per assonanza con i colleghi Dissection di Jon Nödtveidt.

In generale questo "Darkside" è un disco che punta leggermente meno sulle atmosfere, lasciate agli episodi strumentali e tastieristici, mentre i brani risultano più aggressivi e cattivi, con assai poche concessioni alla melodia, anche se sono presenti più parti in mid-tempos rispetto al passato, sebbene poi queste culminino frequentemente in feroci blastbeats che a loro volta vengono impreziositi da assoli sempre melodici, taglienti e trascinanti.
Di "Darkside", un album davvero stupendo e nuovamente senza un calo od un cedimento, risultano fondamentali la già citata opener "Black Moon Rising", la disperata "The Call" e la leggendaria "Nailing the Holy One", una mazzata di dimensioni monumentali in cui proprio Jon Nödtveidt dei Dissection appare come gradito ospite con le sue urla lancinanti.

Un lavoro veramente assoluto, di inestimabile bellezza, leggermente inficiato da una produzione davvero non all'altezza, che dovete far vostro a tutti i costi; i successivi due album dei Necrophobic, ovvero "The Third Antichrist" del 1999 e "Bloodhymns" del 2002 pur essendo dei buoni dischi non saranno all'altezza dei primi due capitoli della loro carriera.

Per risentire dei Necrophobic nuovamente su questi livelli dovremo aspettare il 2006 con "Hrimthursum", probabilmente il loro lavoro migliore di tutti i tempi, seguito dal recente "Death to All" del 2009.

Una band assolutamente imprescindibile per tutti gli amanti dell'estremo.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 gen 2011 alle 14:05

si la Hammerheart è tornata recentissimamente in attività :)

Inserito il 30 gen 2011 alle 13:07

Ma la Hammerheart è tornata a chiamarsi Hammerheart? Si vede che è fallita come Karmageddon (che nome del cazzo). Mah...

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