Nati nel novembre dello scorso anno dalle ceneri dei Northwind, i Vendaval si presentano sul mercato europeo nell'autunno 2003 con il loro primo disco. Undici tracce per oltre cinquanta minuti di sano Power Metal melodico e dinamico, cantato interamente in lingua spagnola. I Vendaval dimostrano una grande passione per i migliori gruppi della scena (Angra in primis), risultando però generalmente poco ispirati in fase di songwriting: le composizioni sono poco varie e troppo semplici, e i pochi episodi veramente interessanti di questo disco sono quelli in cui il metal dei Vendaval si fonde con alcune sonorità tipiche del folk spagnolo (“El Puente del Ahorcado”, ispirata mid-tempo impreziosita da inserti acustici, e la strumentale “El sueño de Loulia y Jaromil”). Il singer Txema Trinidad dimostra sin dalle prime canzoni di possedere una voce aggressiva e tagliente, ma l'estensione limitata lo costringe a linee vocali poco varie. Buona invece la prestazione del chitarrista Luis Fernàndez, discreta la performance della sezione ritmica composta dal bassista Miguel Fernàndez e dal batterista Fernando Argüelles. I testi del disco, come nella miglior tradizione del genere, narrano delle epiche gesta di cavalieri e draghi, ispirate alla letteratura iberica. In conclusione le buone idee ci sono, ma la poca esperienza del quintetto spagnolo impedisce a “Vendaval” di emergere dalla massa. Da rivedere.
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