Fanno il loro esordio anche i nostrani
Egida Aurea, un gruppo che attinge dalla tradizione Neo Folk per cercare di imporre un proprio discorso artistico che rimanda a tutta la canzone cantautorale tipicamente italiana. Io sono in una posizione in cui devo attenermi alla critica, senza intromissioni nel personale, e quindi mi limiterò a un discorso esclusivamente artistico, fermo restando che certi rimandi culturali, certi immaginari, e certi elementi del loro concept proprio non si sposano con la mia personale visione della vita, tanto meno li appoggio nemmeno nella teoria più lontana.
La Mia Piccola Guerra è fondamentalmente un album acustico, delicato e raffinato negli arrangiamenti, in un primo momento anche nelle parole... ma è con gli ascolti che il disco cresce e rivela particolari nascosti. Titoli come Lo Zar Non E' Morto, Memorie Di Gesta e Il Congedo (e soprattutto i loro testi) rimandano a retaggi culturali precisi, seppur velati da ampie metafore. C'è un forte flavour Mediterraneo nella musica degli Egida Aurea, ed è proprio questa la principale particolarità del loro Neo Folk, come non è da sottovalutare nemmeno la calda e avvolgente voce di Carolina Cecchinato, fiera e combattiva condottiera di musica e concept/immaginario. Chi ascolta questo genere musicale, ma soprattutto chi ha un determinato background culturale troverà negli Egida Aurea quello che cerca, mi verrebbe da dire musica d'area, ma questo è un termine da prendere con le molle. Ad ogni modo Lo Zar Non E' Morto, no, è stato letteralmente spazzato via dalla Storia, che non gli darà ragione.
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