Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:20 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. REVOLUTION
  2. THE DEVIL'S ROUND
  3. BEFORE I FALL
  4. HERE TO STAY
  5. FULL OF REGRETS

Line up

  • Tommy: vocals/guitar
  • Olly: guitar
  • Dario: bass
  • Matt: drums

Voto medio utenti

Gli WakeUpCall si sono formati nel corso del 2009 ma sono riusciti a percorrere già molta strada nel mondo underground dedito alle sonorità Hard'n'Heavy, quelle marcatamente di stampo AOR/Hard Rock melodico. Ovviamente le strizzatine d'occhio verso act storici come gli Europe oppure Bon Jovi (quelli in pieno stato di grazia, che per quanto mi riguarda non corrisponde certo a tutto che hanno pubblicato dopo il 1992) sono evidenti, ma odiernamente sono pochi quei gruppi che possono fregiarsi del titolo "originale", anche perchè altrimenti non suonerebbero del buon classico Hard Rock melodico. Questo Ep omonimo ha il compito di presentare e promuovere la band, e lo fa sin dall'inizio in maniera più che professionale, sia sotto il profilo estetico (stampa, biografia) e soprattutto sotto quello musicale. La registrazione è incredibilmente accurata, altro che fai da te, questo è un disco che potrebbe stare tranquillamente sugli scaffali dei negozi di musica. Lo stupore aumenta quando ci si rende conto che sono passati sotto le sapienti mani di un certo Beau Hill (già all'opera con gente come Alice Cooper e Europe, non vi dicono nulla?). Artisticamente parlando si pongono a metà strada fra gli anni 80 per quanto concerne i ritornelli di facile presa e sempre orecchiabili, e gli anni 90 invece per il versante più strettamente musicale: la produzione e l'impostazione dei riff di chitarra, semplici ma anche rocciosi, sembrano provenire proprio dal decennio precedente. Quello che unisce tutte queste influenze sotto un unico comune denominatore è una maturità già abbastanza pronunciata, malgrado qualche piccolo difetto ancora da correggere, ma imputabile ovviamente anche alla giovane età del gruppo, e mi riferisco a una pronuncia nel cantato non ancora perfetta. Piccoli dettagli che il tempo saprà risolvere da se. Chi apprezza il settore più melodico dell'Hard Rock è il caso inizi a buttarci un occhio, anzi, un orecchio.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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