Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:43 min.
Etichetta:SPV

Tracklist

  1. BREAKING THE SILENCE
  2. RAISE IN THE DARK
  3. JUDAS
  4. TURF WAR
  5. DESTROY THE STATE
  6. NO FEAR
  7. KILL OR BE KILLED
  8. REAL FRIENDS
  9. STRIKE BACK
  10. I LIKE COLA

Line up

  • Robert Gonnella: vocals
  • Scholli (Jürgen Scholz): guitar
  • Micha (Michael Hoffman): guitar
  • Joachim Kremer - Bass
  • Björn Sondermann: drums

Voto medio utenti

Ho sempre avuto stima immensa per gli Assassin, sia perché nella seconda metà degli anni ’80 hanno dato alla luce due capisaldi del thrash tedesco, sia perché, insieme a tante altre band ‘minori’ (Vendetta, DeathRow, Violent Force, Protector, etc), hanno dovuto sempre vivere all’ombra della sacra triade Sodom-Kreator-Destruction, anche se, analizzando bene la loro proposta, non avevano niente da invidiare ai tre grandi nomi appena citati, anzi… E poi li stimo per la sfiga assurda che hanno avuto, nel 1989, e che li ha costretti a sciogliersi. Tutta la loro strumentazione è stata rubata, e non avendo i soldi per ricomprarla sono stati costretti ad abbandonare le scene. Chissà come sarebbero andate le cose senza questo nefasto evento… Ad ogni modo, felice di aver assistito al loro reunion show al Wacken nel 2003 ed essere stato nello staff organizzativo del loro concerto a Napoli nel 2006, in cui oltre ad essersi dimostrate ottime persone hanno anche fatto vedere al pubblico che ancora sanno picchiare duro, ero rimasto, però, fin troppo deluso dal fiacco “The club”, l’album del ritorno ufficiale, quindi non riponevo particolari speranze per questo “Breaking the silence”. Fortunatamente mi sono potuto ricredere fin dalle prime note della title track: gli Assassin ORA sono davvero tornati! Rammaricato dall’assenza del simpaticissimo e terremotante Frank Nellen dietro le pelli, devo però ammettere che Björn Sondermann ha portato nuova linfa vitale alla band, e soprattutto più spinta e violenza a livello di sound. Il che ha reso i pezzi veramente violenti, grazie anche al sempre ottimo lavoro in fase di riffing di Micha e Scholli, veterani del gruppo insieme a Robert Gonnella. Già, Gonnella… Come se la cava alla sua età dietro il microfono? Beh, nonostante qualche acciacco, direi che la sua prova è comunque convincente. Leggermente meno graffiante che in passato, riesce in ogni caso, col suo particolare timbro, a dare ai pezzi la giusta impronta, con piglio hardcore come solo i vecchi singer thrash riescono a fare. Tornando al disco, è ovvio che per “Breaking the silence” non stiamo parlando di un capolavoro, inutile sottolinearlo, ma resta comunque un album più che dignitoso che non faticherà a combattere con release recenti di altri gruppi come Sodom, Onslaught e via dicendo, assestando una nuova rasoiata thrashosa a questo 2011 appena iniziato. E a sottolinearlo ci sono brani granitici come la title track, non a caso messa in apertura, che riporta immediatamente l’ascoltatore ai tempi di “Interstellar experiece”, o bordate a titolo “Raise in the dark”, “No fear” e “Kill or be killed”, per non parlare della micidiale “I like Cola”, una mazzata thrashcore violenta ed irriverente come solo i nostri sono in grado di fare. Superata la fase dell’autoproduzione (“The club”) ed accasatisi di nuovo presso la SPV, con il produttore Harris Johns dietro la consolle (buona la sua produzione, penalizzata, forse solo un po’ la voce di Gonnella, che non ‘esce’ come dovrebbe rispetto agli altri strumenti), non resta altro che sperare che questa sia la volta buona per il loro definitivo riscatto. E quindi mi auguro che tutta la marea di new thrasher che da qualche anno affolla i concerti con i giubbetti pieni di toppe apra gli occhi e, oltre a supportare, giustamente, le muove leve, dia una seconda possibilità a band seminali come gli Assassin, che, perlomeno, il genere hanno contribuito a crearlo.
Recensione a cura di Roberto Alfieri

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.