Dopo quattro anni di silenzio (probabilmente passati a gonfiarsi di cannoni in qualche bettola) tornano gli allucinatissimi
Weedeater capitanati da
Dave "vomitino" Collins, una delle band più importanti del panorama stoner/sludge: il nuovo
"Jason...The Dragon" esce ancora una volta per Southern Lord e in 35 minuti scarsi sciorina tutti i tratti distintivi che caratterizzano da sempre il sound del terzetto della North Carolina. La matrice è sempre quella Sabbathiana, sulla quale, coadiuvati da momenti aspri e psichedelici, i Weedeater declamano il loro amore per qualsiasi sostanza in grado di alterare la loro percezione della realtà, come sempre con la voce urlata del buon Collins in primo piano. Nessuno stravolgimento quindi a livello musicale, con canzoni come "Long Gone", "Hammerhandle", "Mancoon", "Palm And Opium" (dove davvero ci si immagina sdraiata sotto ad una palma con cannone e birra fresca in mano!) o "Turkey Warlock" che ripropongono fedelmente i canoni monolitici e pachidermici dello stoner/sludge/doom dei Weedeater. Manca forse quella matrice psichedelica e allucinata che fa di "16 Tons" un trip più che un album, tant'è che "Jason...The Dragon" scorre via liscio ed in un batter d'occhio, quasi indolore.
Se amate i Weedeater e lo stoner/doom in generale il nuovo album di questi tre pazzi merita se non altro un ascolto. Tuttavia riteniamo che "16 Tons" o "God Luck And Good Speed" rimangano un gradino sopra a questo nuovo "Jason...The Dragon".
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