Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Heta Production

Tracklist

  1. EVERLASTING LOVE
  2. I'LL BE THERE
  3. LADY
  4. THE FINAL COURTAIN
  5. FALLIN’ IN YOUR EYES
  6. ON AND ON
  7. IF YOU TURN AROUND
  8. IN MY LIFE
  9. BACK TO YOU
  10. TOMORROW COMES TONIGHT

Line up

  • Marcello “Malcoun” Catalano: vocals
  • Franco Casini: drums
  • Lorenzo “red” Millone: guitars, chorus
  • Additional Musicians:
  • Andrea Casali: bass
  • Emanuele Casali: keyboards

Voto medio utenti

Andiamo con ordine: 8-IS nascono nella "Città Eterna" nel 2009, da un'idea del vocalist Marcello Catalano e del batterista Franco Casini, duo al quale si aggiunge successivamente il chitarrista Lorenzo Millone. Già dal monicker con cui la band decide di battezzarsi, si capisce immediatamente che il background delle canzoni del debutto "Frame Of Us" deve essere ricercate nei "profondi" anni '80, con numi tutelari quali Survivor, Foreigner, Journey, The Storm e Boston a fare da perenne guida spirituale alle dieci tracce del cd in questione. Bellissima, assolutamente bellissima, la voce di Marcello Catalano, una sorta di mix tra Kevin Chalfant e Joseph Williams, che plasma a proprio piacimento tutte le dieci composizioni dell'album. Dalla rockeggiante opener "Everlasting Love" alla ben più suadente "I'll Be There", che tanto mi ricorda "Waiting For The World To Change" dei The Storm (dal capolavoro "Eye Of The Storm", datato 1996). Ma gli 8-IS ricoprono praticamente tutto il range artistico degli anni '80, comprese le inflessioni pop di "Lady" ed il soul/blues edulcorato di "On And On" e "Back To You". Con "The Final Curtain" assistiamo poi ad un melting-pot tra Survivor e Foreigner, un sontuoso abbinamento che farà sicuramente la gioia di tutti i puristi del settore. Sono invece i celestiali Boston di Tom Scholz il più prossimo termine di paragone per la memorabile "If Your Turn Around", song dall'arpeggio fatato e dal discreto utilizzo dell'Hammond. Parliamoci chiaro: se gli 8-IS provenissero dagli States, molti si sprecherebbero in roboanti proclami tipo "il definitivo ritorno del melodic rock". Vengono "solamente" da Roma? Ciò non toglie che "Frame Of Us" è un lavoro semplicemente splendido.
Recensione a cura di Alessandro Ariatti

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