Glen Drover è ai più conosciuto per essere (stato) l’ascia dei Megadeth (dal 2004 al 2008) o degli Eidolon, band da lui stesso creata. Ma come ogni buon musicista di lungo corso, anche il canadese ha sentito il momento di esprimere il proprio ego artistico in un disco solista, e così, cari
Metallittini, eccovi il primo solo album di Mr. Drover, a titolo “
Metalusion”.
Decidiamo subito l’origine del nome:
metal + delusion,
metal + confusion o
metal + fusion? Propendo decisamente per la terza ipotesi, essendo questo un dischetto molto piacevole, in cui l’axeman di Ottawa si lascia ispirare dal jazz rock e dalla fusion, appunto, senza per questo perdere di vista le sue radici musicali, saldamente ancorate a “casa nostra”. Molte le ispirazioni, per un album che presenta nella sua tracklist tante cover (da Frank Zappa ad Al Di Meola a Jean-Luc Ponty) e tanti ospiti speciali, che rendono il tutto ancor più gustoso e stuzzicante per il portafogli dell’ascoltatore. Quanto al contenuto, anche i brani autografi presentano un ottimo livello, e si fondono a meraviglia con le cover, dando la sensazione di un album omogeneo e ben bilanciato, in cui i brani più robusti sono innestati in maniera intelligente qua e là, senza sbilanciare l’equilibrio sonoro.
Decisamente un disco per amanti del genere, e degli album strumentali; detto ciò, un bell’esordio per Glen Drover, che al sottoscritto non deve di certo dimostrare quanto sia bravo con la sua chitarra.
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